venerdì, 22 Novembre 2024

Sac a confronto con realtà Ue: a Catania il direttore generale di ACI-Europe 

Avviare un confronto tra SAC e i più importanti aeroporti europei in tema di tariffe aeroportuali e competitività, privatizzazione, safety e security. Questo il principale obiettivo della visita istituzionale di Olivier Jankovec, direttore generale di ACI-Europe presso l’aeroporto di Catania, su invito del presidente Daniela Baglieri.
ACI-Europe, con sede a Bruxelles,  è l’associazione dell’industria aeroportuale europea che include oltre 500 aeroporti, ovvero più del 90% del traffico aereo commerciale in Europa, che contribuiscono all’occupazione di 12,3 milioni di persone, generando 675 miliardi di euro ogni anno (4,1% ) del PIL in Europa.
La SAC è entrata a far parte del network di ACI-Europe nel 2017 e, con la visita di Jankovec a Catania, intende valorizzare ulteriormente la sua presenza tramite la partecipazione del management nei vari comitati.
“Ho visto una società molto dinamica”, ha detto Jankovec al termine dell’incontro, durante il quale sono stati illustrati i numeri dell’Aeroporto di Catania, gli investimenti nei vari comparti (commerciale aviation e non aviation, parcheggi, qualità, security, legale) con l’intervento finale dell’accountable manager Antonio Palumbo che ha anticipato le innovazioni infrastrutturali a breve, medio e lungo periodo.
“Una realtà, quella di SAC – ha proseguito Jankovec – alle prese con una forte crescita, che guarda avanti, si progetta nel futuro: nuova pista, ampliamento terminal e forte focalizzazione sulla qualità del servizio. Tutto ciò rispecchia le dinamiche degli altri aeroporti europei”.
Duplice l’obiettivo della sinergia fra SAC e ACI Europe. “Sac deve rapportarsi e confrontarsi con i principali aeroporti dell’area UE – spiega Baglieri – nell’ottica del miglioramento continuo. Le tematiche sulla privatizzazione, per esempio, tracciate da Jankovec sono importanti e ci consentono un confronto con le altre realtà. E poi occorre che SAC valorizzi le proprie iniziative e sia presente nei luoghi-chiave dello sviluppo della politica dei trasporti e delle infrastrutture: ossia l’Europa”.

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