giovedì, 19 Dicembre 2024

Scalo Catania, passo indietro sulla quotazione in Borsa

L’aeroporto di Catania non sarà quotato in Borsa. Lo ha deciso l’assemblea dei soci di Sac Spa, che ha deliberato di non proseguire il percorso di quotazione della società in Borsa, approntato al fine di reperire le risorse finanziare per affrontare il piano d’investimenti necessario per lo sviluppo dell’aeroporto e rispettare in tal modo gli impegni derivanti dalla concessione quarantennale rilasciata dall’Enac.

Com’è noto, la scelta della quotazione in Borsa era stata precedentemente adottata dalla stessa assemblea dei soci, che aveva dato pertanto mandato al cda di compiere tutta l’attività preliminare e preparatoria per la possibile quotazione, ivi inclusa la selezione del global coordinator.

Ora, però, l’assemblea ha deciso di interrompere tale processo, al fine di procedere con una diversa soluzione, consistente nella privatizzazione della società mediante cessione delle azioni.

Sulla vicenda è intervenuto il presidente della Regione, Rosario Crocetta: “i rappresentanti della Regione Asi – Irsap, Camere di Commercio, i commissari dei comuni, hanno bocciato il tentativo di vendere le azioni dell’aeroporto di Catania ai privati, senza procedere come è più giusto e trasparente, ad una asta pubblica per la gestione dello scalo”.

Dal canto suo, l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente Maria Lo Bello, ha ribadito: “Il nostro Vangelo è la correttezza delle procedure e l’assoluta trasparenza, legalità e imparzialità della nostra azione politico-amministrativa. Il mandato conferito ai commissari di nomina del Governo regionale è stato chiaro ed inequivocabile: no alla quotazione in borsa. La ragione di tale decisione è dipesa dalla necessità di effettuare la vendita del pacchetto azionario attraverso procedure ad evidenza pubblica, e ciò al duplice fine di massimizzare i profitti che deriverebbero dalla vendita e di verificare il possesso, da parte dei potenziali acquirenti, dei requisiti previsti dalle vigenti normative antimafia e dalle altre specifiche normative di settore sulla scelta del migliore contraente. Bisogna evitare ogni eventuale ‘affaire aeroporto’ e tutelare gli interessi dei siciliani”.

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