È a rischio la riapertura per la stagione estiva 2024 del Sikania Resort & SPA di Marina di Butera. In una lettera inviata al quotidiano locale ilfattonisseno.it, la proprietà fa sapere che sta concretamente valutando la possibilità di non effettuare la riapertura stagionale a causa dell’eccessiva e ingiustificata tassazione TARI che il Consiglio Comunale del Comune di Butera ha votato con Delibera del 15 settembre 2023 e che risulta persino raddoppiata rispetto all’anno precedente.
“Tale tassazione – si legge nel testo – comporterebbe l’esborso di oltre 210 mila euro solo per la gestione rifiuti per i pochi mesi di esercizio del 2024, somma a cui si aggiungerebbero circa 160 mila euro per tassa di soggiorno dovuta al Comune e altri circa 100 mila euro all’anno per IMU. Risulta che il Comune di Butera abbia motivato tale esuberante tassazione TARI stante ‘l’importante flusso di presenze turistiche, presso le strutture ricettive presenti nel territorio comunale nel corso della stagione estiva (circa 70.000/80.000 presenze nel periodo maggio/settembre di ciascun anno che incide sostanzialmente sulla quantità di rifiuti raccolti, conferiti e smaltiti”.
Tali dati non sono affatto corrispondenti con la realtà e con la possibilità concreta di accoglienza della struttura alberghiera in questione che certo non è affatto in grado di ospitare “70.000/80.000 presenze nel periodo maggio/settembre di ciascun anno”, valutazione da cui si trae l’evidente confusione tra “presenze” (room-night) e “persone effettivamente alloggianti” (pax presenti in struttura).
Alla struttura SIKANIA, tra l’altro e per come di recente verificato da CTU disposta in sede giudiziale, il Comune avrebbe ulteriormente applicato tariffe superiori ai limiti di legge, dunque esuberanti rispetto a quanto previsto dalla normativa di riferimento. Gli straordinari ed ingiustificati aumenti hanno riguardato solamente la Cat. “Alberghi con ristorante”, come il SIKANIA, mentre il Comune di Butera avrebbe mantenuto tariffe minime per la maggior parte delle altre utenze, commerciali e non. Con la conseguenza che per la TARI il SIKANIA, seppur aperto pochi mesi all’anno, contribuisce al pagamento di circa il 25% dell’intero costo annuale di gestione dei rifiuti sopportato dal Comune per tutte le circa 5.000 altre utenze”, conclude la lettera.