Tassa soggiorno, AST Marsala: ora combattere abusivi

In riferimento all’articolo “La tassa di soggiorno raddoppia, protesta a Marsala“, riceviamo e volentieri pubblichiamo una precisazione pervenutaci dall’Associazione strutture turistiche di Marsala.

“In questi mesi – si legge nella nota – abbiamo avuto diverse occasioni di dialogo con l’amministrazione e con i consiglieri comunali che hanno ascoltato le nostre motivazioni e i nostri suggerimenti. Tra la nostra proposta, che prevedeva di continuare ad applicare l’imposta di soggiorno fino ad un massimo di 5 giorni, e la proposta originale dell’amministrazione, che ne prevedeva l’applicazione fino a 10 giorni, si è alla fine trovato un punto d’incontro e il periodo d’imposta previsto sarà di 7 giorni.
Quello che più ci interessa al momento è che le somme vengano utilizzate per l’effettivo miglioramento dei servizi offerti ai turisti e gradualmente colmare le tante lacune che la nostra città ancora presenta. Siamo altresì convinti che nel turismo bisogna investire importanti risorse perché, dalle parti nostre, il turismo è l’unica industria possibile per evitare che i nostri giovani siano costretti ad emigrare per un posto di lavoro.
Tra le nostre proposte, quella a cui teniamo maggiormente e che rinnoviamo anche in questa occasione, è quella che il Comune di Marsala si doti, nel più breve tempo possibile, di un software che agevoli i controlli e faciliti l’individuazione di quelle strutture che ancora non versano l’imposta di soggiorno o che restano nell’ombra. Siamo quindi soddisfatti di aver trovato apertura al dialogo e anzi auspichiamo un confronto continuativo tra l’amministrazione e le associazioni di categoria come l’AST, perché siamo convinti che possa portare beneficio all’intero settore turistico”.