"L'immenso patrimonio museale della Sicilia sarà gestito, valorizzato e tutelato grazie alle innovazioni introdotte anche in questo settore dalla riforma dell'amministrazione regionale varata a dicembre dello scorso anno". Gaetano Armao, assessore regionale dei Beni Culturali e dell'Identità siciliana spiega che oltre al pubblico e privato per la gestione dei servizi integrati nei musei e siti dell'Isola, si sta pensando anche alla possibilità di realizzare un percorso di integrazione dei musei regionali per circoscrizioni culturali. In particolare si punta a realizzare reti museali orientate nelle tre valli siciliane, Val di Noto, Valdemone e Val di Mazara.
E sempre a proposito di beni culturali, fino al 20 giugno sarà possibile visitare la mostra "L'ultima città. Rituali e spazi funerari nella Sicilia nord-occidentale di età arcaica e classica" nei locali del convento della Magione a Palermo che raccoglie le testimonianze più significative raccolte in alcune necropoli del comprensorio nord-occidentale dell'isola. In particolare, sono esposti i più antichi corredi funerari, circa 250 reperti, rinvenuti nelle necropoli degli insediamenti fenici di Palermo e Solunto, nonché alcuni tra i reperti più significativi rinvenuti nel corso delle ricerche, ancora in atto, condotte nelle necropoli della greca Himera dove, tra l'altro, sono state riportate alla luce le fosse comuni destinate ai caduti delle grandi battaglie del 480 a.C. e del 409 a.C.
"I reperti archeologici recuperati a Himera – spiega Armao – dovranno essere esposti, in via definitiva, nei caseggiati inseriti nel parco archeologico e per questo ho richiesto proprio alla Fiat di mantenere gli impegni e fare, come preannunciato, la propria parte per il rilancio del territorio termitano anche finanziando il restauro di questi caseggiati".