Da Sciacca ai Nebrodi, continua l'opera di valorizzazione dei siti archeologici avviata dall'assessore regionale dei Beni culturali, Gaetano Armao. La prima, buona, notizia è che il 3 agosto riapre l'antiquarium di Monte Kronio di Sciacca. Il sito, dopo i lavori di ristrutturazione e di adeguamento curati dalla soprintendenza di Agrigento, ritornerà fruibile al pubblico, arricchito di pannelli didattici che illustrano i fenomeni di emissione del vapore all'interno delle grotte. L'antiquarium di Monte Kronio, che si trova sul monte San Calogero, accanto alla basilica dedicata al Santo ed alle grotte vaporose, contiene reperti che vanno dall'età neolitica a quella eneolitica oltre che suppellettili di epoca greco-romana provenienti dalle stufe vaporose di S. Calogero e dagli antri di Monte Kronio, abitati sin dal 5.000 a.C. e riportati alla luce in diverse campagne di scavo dal 1957 al 1984. Inoltre, Armao intende rilanciare anche l'area archeologica di Eraclea Minoa e l'attiguo antiquarium che contiene i reperti rinvenuti nelle abitazioni della città. Nel sito sono ancora visibili il teatro e l'abitato di età ellenistica (IV -I sec. a. C.). Dall'altro lato della Sicilia, invece, l'assessore intende valorizzare l'insediamento archeologico bizantino di San Pietro di Deca, nel territorio del comune di Torrenova in provincia di Messina, che verrà aperto al pubblico a settembre. "Prende corpo – ha detto Armao nel corso di un convegno di studi sul sito di epoca bizantino-normanna – l'idea di un percorso storico-archeologico che rafforzi la capacità attrattiva del comprensorio tirreno del parco dei Nebrodi. L'apertura al pubblico a settembre avrà infatti un forte potere promozionale, se gestito in collegamento alla riapertura della villa romana di Patti".