martedì, 19 Novembre 2024

L’azionariato popolare affascina giovani e imprenditori

L’idea dell’azionariato popolare per mettere su una compagnia aerea completamente made in Sicily conquista e affascina imprenditori, professionisti, docenti e anche giovanissimi. Lo si evince anche dall’incontro, molto affollato, che ha visto la presentazione del programma operativo da parte del presidente del Consiglio di Sorveglianza, Leonardo Licitra (vedi news).

Dal pubblico, tanti gli interventi degli azionisti che hanno sottolineato che la scelta di entrare nel capitale è stata motivata dalla volontà di fare qualcosa di utile per la Sicilia.

“Questa iniziativa serve a noi giovani perché vogliamo stare in Sicilia con opportunità concrete, non per mendicare un posto senza prospettive. Aerolinee Siciliane è un’opportunità concreta, senza chiacchiere”, dicono Alice e Giorgia

E Michele Mazzarino aggiunge: “sono anche un investitore e secondo le mie analisi questa società è tra le start up che mi darà soddisfazione”.

Anche Elio Guastella, dirigente d’azienda e imprenditore, ribadisce che “l’esigenza di Ragusa e della Sicilia è di unirsi in grandi progetti d’impresa che possono cambiare e cambieranno il nostro futuro imprenditoriale e sociale”.

Roberto Sica, imprenditore e tra gli organizzatori dell’evento, spiega le ragioni strutturali che hanno portato anche alla sua decisione di essere azionista: “Comiso ha un bacino d’utenza di un due milioni di abitanti da servire. Con un investimento minimo l’aeroporto ibleo potrebbe portare almeno un milione di passeggeri, un saldo estremamente positivo dei movimenti economici e sociali siciliani”.

Nel parterre anche Stefania Campo che ha garantito un forte sostegno istituzionale dell’Assemblea Regionale Siciliana alle iniziative d’impresa dei siciliani che si uniscono e dal basso lavorano per rendere grande la Sicilia.

Il sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì si dice favorevolmente colpito dalla folla di persone interessate: “Anche oggi a Pozzallo un grande imprenditore mi ha chiesto informazioni su questa società. Devo dire che la conosco, ma ritengo che sia arrivato il momento di approfondire questo argomento e sul piano istituzionale ci sarà il mio impegno”.

Interventi e proposte di collaborazione anche da parte della preside dell’Istituto Aeronautico ragusano Antonella Rosa e da una delegazione di docenti: “Molte sinergie possono essere create e noi abbiamo intenzione di costruirle con un’impresa siciliana che per noi significa sbocchi occupazionali importanti per i nostri studenti”.

Per il consiglio di amministrazione della società interviene Claudio Melchiorre, tra i fondatori di Aerolinee Siciliane: “La nostra impresa è un impegno coordinato, serio e tecnico delle migliori intelligenze e dei migliori manager aeronautici d’Italia. Sappiamo che l’impresa avrà successo, ma quel che importa è che si interrompa l’idea che sia una società appannaggio di pochi. Chi vuole, può essere proprietario della sua compagnia aerea siciliana. A nostro avviso, nella nostra qualità di azionisti, riteniamo che sia la società di tutti quelli che credono che i siciliani possano usare il pronome ‘noi’ e non il ‘voi’ di chi aspetta le risposte senza alcun impegno. Questa impresa comunitaria e per azioni è comunque l’idea dei siciliani che non credono ai sogni, ma alla realtà delle azioni concrete. I sogni li lasciamo a chi pensa che una Regione che produce il 20% in meno della Campania e un quinto di quel che produce la Lombardia possa crescere economicamente e socialmente grazie alla sola speranza”.

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