Disagi e ritardi ieri, lunedì 25 maggio, sulle tratte da e per Lampedusa e Pantelleria, a causa di problema tecnico, poi rapidamente risolto, ad uno degli aeromobili impiegati sulla Continuità Territoriale Isole Minori dalla compagnia DAT Volidisicilia. Il vettore si è da subito attivato per la risoluzione tempestiva del problema operativo, attivando un velivolo di back-up con una capacità di 48 posti in sostituzione del velivolo originale da 66 posti.
“A causa delle stringenti normative attualmente in vigore, esclusivamente nel nostro paese, – spiega la compagnia in una nota – che prevedono il distanziamento fisico a bordo degli aeromobili, siamo stati costretti a limitare la capacità del velivolo di backup a 24 posti. Pertanto, per quanto l’aereo sia decollato con 24 poltrone vuote, non ci è stato possibile imbarcare tutti i passeggeri dei voli da e per Lampedusa che presentavano un riempimento medio di 30 passeggeri. Ai clienti oggetto di questo overbooking “normativo” è stata offerta la sistemazione hotel e pasti, nonché la riprotezione sul primo volo disponibile, come previsto dal regolamento europeo 261/2004”.
La compagnia sottolinea come un’occorrenza del genere si possa verificare solo in Italia: “la normativa EASA (Agenzia Europea di Sicurezza al Volo) dà la possibilità ai vettori di utilizzare la piena capacità dei velivoli, ogni qualvolta si renda necessario, a patto che i passeggeri e i membri dell’equipaggio siano muniti di appositi dispositivi di protezione individuale (cosa che già di fatto avviene a bordo degli aeromobili DAT indipendentemente dal numero di passeggeri imbarcati). Le normative nazionali non aumentano il livello di sicurezza dei passeggeri, come ampiamente dimostrato dalla IATA e da altri studi indipendenti. L’unico effetto prodotto è quello di procurare, in circostanze come questa, un disservizio ai passeggeri e un danno alle compagnie aeree.
DAT Volidisicilia, così come altre compagnie operanti in Italia, ha ripetutamente sollecitato gli Enti
competenti per un allineamento delle normative italiane a quelle europee e internazionali, al fine di
consentire la auspicata ripresa al settore anche sul nostro territorio come nel resto del mondo, pur
garantendo la necessaria la protezione possibile a passeggeri ed equipaggi”, conclude la nota di Dat.