giovedì, 25 Aprile 2024

Il congressuale si conferma risorsa per l’economia siciliana

È pari a 300milioni di euro il valore economico generato dal comparto mice nel 2015 in Sicilia con 4  mila eventi; 350 mila delegati accolti per un totale di 730 mila presenze e 360 mila pernottamenti. Questo il dato emerso dalle proiezioni a cura del Dipartimento di Statistica dell’Università di Palermo sui dati censiti dall’Osservatorio Congressuale Siciliano realizzato dal Sicilia Convention Bureau, in collaborazione con Unicredit, giunto alla sua quinta edizione.

I dati sono stati annunciati al termine della prima giornata dell’annuale appuntamento con la filiera turistica-congressuale siciliana, rappresentato dalla VI Master Class SCB, che si conclude oggi, venerdì 15 aprile all’Hotel Nettuno di Catania.

Tra gli altri dati, da rilevare che la durata media degli eventi è aumentata rispetto al 2014, con una riduzione dal 68% al 47% degli eventi di una singola giornata. Settembre, ottobre e maggio i mesi a maggior densità congressuale, seppur la stagionalità degli eventi si sia ridotta rispetto al 2014. Inoltre, è il comparto medico/scientifico quello a più elevato tasso di domanda per gli eventi in Sicilia.

Subisce una flessione rispetto allo scorso anno la tipologia congressuale tra le forme di evento confermate in Sicilia, mentre cresce la preferenza della Sicilia per lanci di prodotto, incentive, roadshow ed eventi sportivi (34,9% nel 2015 contro il 29,7% dello scorso anno).

Gli eventi registrati dall’indagine SCB, per lo più di committenza italiana, si sono svolti prevalentemente a Catania (52%), seguita da Palermo (21%), Taormina e l’Agrigentino (circa il 7% e l’8%). La spesa media per partecipante è cresciuta ed è pari a 137 euro.

Se in Italia sono Sardegna, Puglia e Toscana le destinazioni concorrenti a più alto tasso di competitività per la Sicilia, Croazia, Grecia, Malta, Spagna e Montenegro sono le destinazioni che hanno giocato la partita MICE contro la Sicilia a livello internazionale nel 2015. Dall’indagine sulle ragioni delle mancate conferme che riducono il bilancio positivo sugli eventi in Sicilia, la ‘sede non idonea all’evento’ è stata la motivazione segnalata dalla maggior parte del campione d’indagine (30% del totale). Fermo intorno all’1,5%, invece, il peso degli scarsi collegamenti aerei. 

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