martedì, 16 Aprile 2024

Dat riprende voli su Lampedusa dopo allarme per coronavirus

“In merito alle notizie sul ragazzo proveniente dal Nord Italia, arrivato a bordo di un aereo Dat lunedì a Lampedusa, l’esito degli esami del tampone per il Coronavirus è risultato negativo. Dunque, dopo i due esami effettuati sulle altre due persone anche il terzo tampone effettuato qui a Lampedusa indica esito negativo. Ad oggi nessun caso di coronavirus risulta nella nostra comunità”. Lo dice il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello.

A ulteriore conferma e per rassicurare i passeggeri pubblichiamo la nota di Dat.

“Il volo DX1801 Palermo-Lampedusa del 9 marzo 2020, successivamente al suo arrivo a Lampedusa, è stato oggetto di un intervento della forza pubblica a seguito della segnalazione anonima di presenza a bordo di un passeggero proveniente da Bergamo con volo di altra compagnia aerea. La segnalazione indicava presunti rischi sanitari a carico del passeggero coinvolto, con conseguente attivazione di una procedura di quarantena di passeggeri ed equipaggio, nonché il fermo temporaneo dell’aeromobile impiegato.

Il vettore, nella figura dell’equipaggio e degli addetti di terra, si è reso immediatamente disponibile alla collaborazione con i Carabinieri della stazione di Lampedusa, ottemperando alle indicazioni ricevute dalle pubbliche autorità. A seguito dei controlli sanitari svolti sul passeggero, fortunatamente con esito negativo, gli equipaggi in quarantena sono stati rilasciati in servizio nel pomeriggio di ieri, mercoledì 11 marzo 020, permettendo di riprendere le operazioni seppure con inevitabili ripercussioni sull’operativo della giornata. A partire da oggi, giovedì 12 marzo 2020, le operazioni torneranno regolari.

L’incertezza normativa e procedurale, nonché l’irresponsabilità di qualcuno, ha creato gravi disagi, in primis ai passeggeri della continuità territoriale, con grave pregiudizio per i diritti fondamentali dei cittadini e degli operatori impegnati nei trasporti verso le isole. La compagnia aerea, altresì, non potrà quindi soprassedere nel richiedere alle autorità i giusti provvedimenti nei confronti di chi ha causato questo grave inconveniente e presenterà denuncia per il reato di interruzione di pubblico servizio e procurato allarme”.

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