I prezzi folli dei biglietti aerei dalla Sicilia per Roma e Milano hanno scatenato un putiferio tanto che il grido d’allarme lanciato da giorni dalle associazioni imprenditoriali è stato raccolto dal governo che sta studiando una misura da introdurre nella manovra di bilancio per calmierare le tariffe ormai alle stelle. Il vice ministro per le Infrastrutture Giancarlo Cancelleri a Palermo nei giorni scorsi ha annunciato l’introduzione di una tariffazione sociale con un emendamento del governo o parlamentare alla manovra. “Al momento si sta valutando se applicarla ad alcuni soggetti come studenti, anziani, disabili e sportivi o a tutti i residenti in Sicilia”, comunque all’interno delle regole comunitarie. Con la norma si istituirà un fondo nazionale per finanziare le agevolazioni per l’abbattimento dei costi dei biglietti. “Martedì incontrerò il ministro Paola De Micheli”, ha poi detto Cancelleri.
Un tema che sta a cuore in modo trasversale ai tanti parlamentari eletti in Sicilia pronti a fare squadra in Parlamento. Probabile che l’emendamento sia presentato già in Senato, il problema sono le risorse da appostare: si va dai 20 ai 100 milioni di euro.
“Spero che il problema sia risolto entro Natale, perché le attuali tariffe sono scandalose, vergognose e inaccettabili”, ha sottolineato Cancelleri, che ha già incontrato l’Enac e nei prossimi giorni vedrà Alitalia e Vueling. Ma per avere una soluzione prima di Natale occorrerebbe intervenire via decreto perchè la manovra entra in vigore per il 2020.
Intanto il vice ministro ha bacchettato la Regione siciliana, colpevole di non avere fatto istanza per inserire anche gli scali di Palermo e Catania tra i beneficiari della continuità territoriale, grazie alla quale sono state autorizzate le tratte sociali per i collegamenti aerei tra la Sicilia e le isole minori di Pantelleria e Lampedusa e a breve entreranno in servizio pure per gli scali di Trapani e Comiso (si aspetta l’ok di Bruxelles). Immediata la risposta del governo Musumeci. “Lunedì mattina sul tavolo del ministero ci sarà il formale documento della Regione siciliana che ufficializzerà la richiesta di continuità territoriale per gli aeroporti di Palermo e Catania”, replica l’assessore ai Trasporti Marco Falcone.