Di fronte alle coste siciliane è in atto una speculazione petrolifera senza precedenti. E' la denuncia di sindaci siciliani e associazioni ambientaliste preoccupati per le richieste di numerose compagnie che intendono effettuare ricerche di petrolio o gas a largo delle coste siciliane. Sarebbe "un danno enorme alla nostra immagine e al turismo", dicono i sindaci, soprattutto per la provincia di Ragusa che "ospita" i luoghi cari a Montalbano nella fiction e che grazie a Montalbano "ha avuto un notevole incremento di presenze turistiche". L'australiana AuDax sta effettuando esplorazioni per capire quanto petrolio c'é sotto i fondali a largo di Pantelleria. Ricerche saranno fatte anche dalla Northern Petroleum, a largo delle isole Egadi. La Transunion Petroleum Italia invece vuole sondare di fronte le coste ragusane-siracusane. Tutto oltre le 12 miglia, come prevede la legge.
Ma i sindaci della zona non sembrano intenzionati a restare a guardare senza muovere un dito. Il primo cittadino di Pozzallo, Giuseppe Sulsenti invita "i colleghi interessati a fare fronte comune per dire da subito no alla richiesta della Transunion, convinto che quel tipo di ricerca industriale possa mettere a rischio l'ambiente marino e la bellezza delle nostre spiagge". Il sindaco di Santa Croce Camerina, Lucio Schembari, sostiene che "simili ricerche sono un danno all'immagine della provincia di Ragusa che ha investito sul turismo". Il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque dice: "Il mio comune é patrimonio dell'Umanità per alcuni monumenti dall'enorme valenza architettonica, quindi da tempo ci siamo schierati contro le perforazioni nel nostro territorio".