Dal 24 aprile al 3 maggio tornano le Invasioni Digitali, l’iniziativa di valorizzazione del patrimonio storico-artistico, monumentale e paesaggistico che promuove la partecipazione attiva del pubblico alla fruizione e alla co-creazione di valore culturale (artistico e digitale).
Nel 2014, questa iniziativa nata in Italia nel 2013 e partita dal basso, ha coinvolto circa 15.000 persone per un totale di 407 invasioni nel mondo: dal Mart di Rovereto allo History Museum di Bosnia e Herzegovina, dal Maec di Cortona ai musei di Baltimore (USA), dalle botteghe storiche di Genova al Valentin Karlstadt Museum di Munich, dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano al Sidney Museum in Australia. La Sicilia si è distinta in entrambe le scorse edizioni, rispettivamente con 33 e 45 invasioni, più del 10% del totale.
E naturalmente l’Isola non mancherà all’edizione 2015. Per presentare al meglio l’iniziativa domani, giovedì 9 aprile, alle 16, presso la Sala Convegni del Museo Salinas di Palermo, si terrà la conferenza “Conosci le Invasioni Digitali?”. Dopo il saluto del direttore del Salinas, Francesca Spatafora, interverranno i tre Ambassador di #invasionidigitali in Sicilia: Elisa Bonacini, archeologa, consulente per la comunicazione culturale, coordinatrice regionale dell’Associazione Nazionale Piccoli Musei APM e Ambassador Sicilia sin dal 2013; Giorgio Franco, operatore culturale e travel blogger; e Sonia Gennaro, consulente per la comunicazione aziendale e l’organizzazione di eventi.
La scelta da parte degli organizzatori di presentare il programma delle #invasionidigitali 2015 all’interno della più antica istituzione museale pubblica della Siciliaa, esprime la precisa volontà di sottolineare e sostenere la nuova politica culturale promossa nell’ultimo anno dal Museo Salinas, che rivolge particolare attenzione a tutti i progetti innovativi che parlano i linguaggi della contemporaneità. Il successo di pubblico e l’ampia risonanza nazionale della scorsa edizione, “Invadiamo gli Etruschi a Palermo”, svoltasi nell’ambito della mostra allestita con alcuni pregevoli reperti della propria collezione etrusca, rappresentano l’ulteriore conferma di tale impegno.
