venerdì, 3 Maggio 2024

Le Vie dei Tesori in una Palermo inedita, al ristorante e in provincia

60 luoghi aperti a 1 euro, 80 passeggiate, 100 eventi. Sono alcuni dei numeri dell’ottava edizione del Festival “Le vie dei tesori”, presentata oggi a Palermo, che si svilupperà per i quattro week end di ottobre. L’edizione 2014 si declina in cinque temi ispirati ad alcuni degli spazi aperti per la manifestazione. I temi sono l’eresia, declinata in ogni sfaccettatura, dalla religione all’economia, dalla musica all’impegno sociale, un filo rosso che si dipana dalle carceri dell’Inquisizione spagnola allo Steri uniche al mondo; la città sotterranea, un itinerario di straordinaria suggestione che racconta millenni di storia; il mare, snodo cruciale di “Panormus”, la città tutto porto; le rovine a ottanta anni dall’avvio della ricostruzione post-bellica; l’interculturalità, cioè il racconto della città dai mille volti.

Due le grandi novità di quest’anno: “Le vie dei sapori” e “I paesi dei tesori”. Con il primo percorso si punta a scoprire i “gioielli” gastronomici con l’aiuto di alcuni chef palermitani che durante il mese di ottobre proporranno nei loro ristoranti dei piatti inediti ispirati ai cinque temi (come l’eresia o il mare…).

E poi ci sono i tesori nascosti della provincia. Il Belìce si prepara per mostrarsi nella sua veste migliore, attraverso “Il Sole d’Autunno”, il festival di itinerari e stili di vita che si svolge diffusamente nel comprensorio belicino dal 24 ottobre al 16 novembre. E che questa volta è inserito nei circuito de “Le Vie dei Tesori”. Arruolati anche, nelle Madonie, Petralia Sottana e Gangi, nominata borgo più bello d’Italia. E ancora Castelvetrano con i suoi tesori archeologici e le sue chiese. Le Cave di Cusa e Selinunte, ripercorrendo il percorso che compivano i materiali necessari alle costruzione dei templi. E poi c’è Racalmuto, la città natale di Sciascia, una delle tappe obbligate della geografia letteraria della Sicilia. Quindi “viaggio nella memoria” fra i resti del terremoto del ’68, fra paesi fantasma e paesi-musei. Infine, la gita alla Valle dello e due visite: a Cefalù, al museo Mandralisca, e a Terrasini, al Palazzo D’Aumale, fra incontri, chiacchierate e soprattutto opere d’arte.

E poi, ovviamente, i tesori da scoprire nel capoluogo. Quest’anno l’elenco è ancora più ricco e comprende tra i tanti i Giardini di Palazzo Reale, 7 oratori, l’Orto Botanico, il Castello a Mare, la Fossa della Garofala, racchiusa fra i palazzi di corso Pisani e la cittadella universitaria, l’Ecomuseo del Mare, il Castello di Maredolce, le catacombe, i qanat, lo Spasimo, il Miqveh, il bagno rituale dell’antico quartiere ebraico, chiese, cripte e cupole del centro storico e diversi palazzi nobiliari, Palazzo Bonagia in restauro, Palazzo Sclafani e pure il Teatro Massimo. Per info e prenotazioni: call center 091.23893 000.

www.leviedeitesori.it

 

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