Si accende il dibattito su ruolo e differenze tra hotel e B&B dopo la pubblicazione della nota di Sergio Ciulla, responsabile Assoturismo Trapani, dal titolo “Albergatori, sicuri di voler fare la guerra ai B&B?”.
Secondo Annalisa Messina, “solo se gli alberghi accoglieranno una filosofia imprenditoriale accurata fatta di formazione del personale nell’accoglienza, diversificazione dei servizi extra alberghieri, e una percezione dell’immagine aziendale nuova e accattivante, allora potranno avere quel vantaggio competitivo in più rispetto ai b&b”. Messina propone ad esempio di toglire le divise per il personale di reception. “Lasciamo che il personale possa esprimersi anche attraverso il proprio gusto nel vestirsi, poi basterà un badge con il proprio nome impresso e il logo dell’albergo in evidenza sulla camicia. Conosciamo tutti benissimo le potenzialità di una struttura alberghiera rispetto ad una casa vacanza o a un b&b. Queste potenzialità sfruttiamole, osiamo!”.
Nel confronto interviene anche Gianni Raciti di GarmonViaggi: “Gli albergatori, come le compagnie aeree d’altronde, si sono lasciati prendere la mano da tutte queste tecniche di vendita di ‘importazione’ e adesso che la vacca è magra cercano un agnello sacrificale. A mio modestissimo parere dovrebbero fare dei passi indietro e revisionare i loro termini di azione considerando che al mondo non ci sono solo loro e tutti debbono vivere”.