Riceviamo e pubblichiamo una nota di Salvatore Mammola, da 30 anni nel settore nonché membro del direttivo regionale siciliano dell'Italia dei Valori, in merito a un argomento sempre scottante: l'abusivismo.
"Questo governo, con l'assessore al Turismo in testa, ha il dovere di regolamentare il settore, vigilando sull'applicazione delle regole esistenti per rendere le aziende che operano nel turismo più competitive sui mercati, difendendo l'intero comparto dall'abusivismo diffuso sopratutto nell'interesse dei consumatori e del turista. L'assessore Tranchida, massima autorità in materia di turismo in Sicilia, dalle dichiarazioni rilasciate certamente non sa che le agenzie di viaggio e turismo ottengono l'autorizzazione in quanto rispettano regole ben precise e sono in possesso di determinati requisiti e professionalità; non lo sa lui, ma neanche i suoi esperti e consulenti (mi piacerebbe capire in base a quale curriculum sono stati nominati esperti).
Tranchida è convinto che si debba aprire ad una liberalizzazione selvaggia. I Professionisti del Turismo credono, invece, che una delle prime industrie siciliane, quella turistica, non debba essere gestita da persone che sconoscono la materia. Purtroppo, piuttosto, d'impegnarsi nella stesura della nuova legge che dovrebbe regolamentare il nostro settore, valorizzando le professioni e le professionalità, questo governicchio ha pensato bene di teorizzare tramite il ‘tranchidapensiero', l'apertura alle Pro Loco ed alle Parrocchie ed a chiunque voglia organizzare e vendere viaggi abusivamente. Chi vuole operare nel turismo – conclude Mammola – deve osservare le stesse regole degli agenti di viaggio e pagare le stesse tasse, a meno che non si voglia incentivare l'evasione fiscale e l'inquinamento della qualità del prodotto".