sabato, 16 Novembre 2024

Carnevale di Melilli punta a entrare in rete dei carnevali storici

A conclusione di questa sua 63ma edizione, il Carnevale di Melilli punta a essere inserito nella “Rete dei Carnevali Storici d’Italia” che poi sarà propedeutico alla Candidatura Unesco per tutti i Carnevali Storici aderenti. Oltre a Melilli, hanno aderito Avola, Acireale, Cento, Foiano, San Giovanni in Persiceto, Sciacca, Putignano, Tempio Pausania e Fano che ne è il promotore.
Il prossimo step sarà il riconoscimento del Ministero della Cultura e l’aggiornamento nelle schede del Registro delle Eredità Immateriali Siciliane (REIS), valorizzando gli aspetti antropologici, sociali e artigianali espressi dalla cittadinanza mobilitata per l’organizzazione del Carnevale la cui lunga tradizione è sedimentata nella “Terrazza degli Iblei”.

Per realizzare questa procedura il Comune di Melilli si è affidato alla Cooperativa “Badia Lost & Found” che ha già realizzato con successo il riconoscimento da parte del Ministero per la manifestazione religiosa e popolare de “I Nuri” di Lentini e ne sta curando l’inserimento nel REIS.

Il Carnevale melillese è tra i più antichi del sudest siciliano. Origina ufficialmente nel 1958 (anche se alcune fonti storiche hanno rimandi a partire dall’Unità d’Italia), con sfilate di ingegnosi carri allegorici in carta pesta, maschere, musica e centinaia di bambini partecipi sin dai primi momenti organizzativi. Da quest’anno, la cooperativa Badia Lost & Found ha battezzato lo storico carnevale di Melilli come “il più stretto d’Italia”, proprio per la particolarità di attraversare con i carri allegorici le strette vie cittadine, a volte strette fino a 2.49 metri. I maestri carristi negli anni hanno perfezionato la loro tecnica, fino ad ottenere carri sempre più stretti ma capaci di aprirsi durante le esibizioni nelle due piazze del percorso in maniera sorprendente, ottenendo una larghezza di circa 10 metri e un’altezza di circa 15 metri.

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