venerdì, 26 Aprile 2024

In Sicilia prime disdette di russi con la guerra in Ucraina

“In Sicilia avremo ripercussioni economiche dalla guerra in Ucraina. Buona parte del nostro turismo internazionale è fatto da cittadini russi. Questo riguarda anche l’export, abbiamo una buona quantità di merci che trasferiamo in Russia”. Lo ha detto il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, a Omnibus su La 7 sulla guerra in Ucraina.

E a sentire Giuseppe Rosano, presidente di Noi Albergatori Siracusa, sono già arrivate le prime disdette. “Poche, per il momento, – osserva ma il timore è che possa trattarsi di un trend in partenza. Non dobbiamo perdere l’ottimismo – commenta Rosano su siracusaoggi.it – ma speravamo di poter contare su una stagione turistica di ripresa dopo la pandemia. Qualche giorno fa, durante una call internazionale con dei tour operator, il più ottimista era un operatore russo, che prevedeva un importante flusso di russi sulla Sicilia e sulla nostra città. Si tratta di turisti per noi preziosi: fanno shopping, mangiano nei migliori ristoranti, il fatto che vengano meno di certo non rappresenta una buona notizia. Non va nemmeno bene continuare a spaventare i turisti con le notizie circa i droni che partono da Sigonella. Stiamo anche iniziando la stagione con notevole ritardo”. Rosano ricorda come il “turismo sia fatto di serenità. Prendere un aereo, in caso contrario, diventa una scelta che molti potrebbero non fare se il clima non migliora”.

Da considerare anche la svalutazione del rublo. “Influirà negativamente anche questo – dice Rosano- Andremo a patire un altro anno di sofferenza del settore. Non so come andrà, ma le premesse non sono delle migliori. L’ottimismo, tuttavia, non deve mancare. Dobbiamo reagire e ricominciare a lavorare come eravamo abituati a fare prima del Covid”.

Affermzioni confermate da Giovanni Ruggieri, docente di Economia del turismo all’università di Palermo, che intervistato da Repubblica Palermo ha dichiarato: “questo doveva essere l’anno del rilancio, soprattutto per i nuovi flussi. In periodo pre-Covid arrivavano in Sicilia 60mila turisti russi l’anno, per un totale di 273mila pernottamenti: il 4% del totale di presenze estere e un valore di 200 milioni di euro. I russi sono al decimo posto fra i visitatori stranieri che scelgono la Sicilia. Un mercato in forte crescita che rischia di bloccarsi”.

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