Abolire subito la pedonalizzazione senza regole e progettualità avviata da due mesi nel centro storico di Palermo. E' la richiesta avanzata al Comune di Palermo da parte del presidente del Consorzio Centro Commerciale Naturale di Piazza Marina Maria Giambruno, del vice Alberto Coppola e dell'associazione mandamento Tribunali che puntano dritto contro l'amministrazione e chiedono la revisione immediata di un piano, a loro dire, fallito sul nascere.
Alla politica offrono una controproposta, una class action che coinvolge commercianti e residenti che vogliono discutere in tempi brevi attorno ad un tavolo con la presenza del sindaco e di tutte le autorità competenti. Chiedono parcheggi, segnaletica adeguata, controllo del territorio, dell'aria e dei decibel notturni, pugno duro contro abusi e le costanti illegalità. Ma chiedono anche, carte alla mano, piani di recupero dei fabbricati in degrado da 68 anni, definizione degli edifici storici di proprietà comunale, piani di avvio di attività compatibili (300 saracinesche chiuse in pochi anni, accusa il farmacista di via Alloro) attraverso contributi europei e finanziamenti a giovani imprenditori. "Qui la notte è un inferno – raccontano i molti residenti presenti- e di giorno un deserto". Altri lamentano l'improvvisazione e le contraddizioni di una "pedonalizzazione inventata che non ha precedenti nell'Europa civile".