martedì, 23 Aprile 2024

Da Marianopoli alla scoperta della Sicilia preistorica

Ospita un museo con reperti del VI-V secolo a. C.

Oggi è tagliato fuori dagli itinerari turistici ma in realtà rappresenta la tappa ideale per iniziare un percorso alla scoperta della preistoria siciliana. Si tratta di Marianopoli, paesino del nisseno, proprio al centro dell'Isola Sicilia, che ospita un Museo in cui sono esposti oggetti preziosi e senza tempo: manufatti in ceramica e in metallo, monete e accessori di artigianato; reperti archeologici frutto di ricerche condotte nei siti di Montagna di Balate e Monte Castellazzo, vicini al centro abitato, tra il 1970 e il 1980, e che testimoniano come questi centri furono influenzati dalle grandi culture del passato. Anzi, ne fecero proprio parte. Si tratta di reperti che risalgono al VI-V secolo a. C. e che provano in modo inconfutabile che questi luoghi sono stati sede di colonizzazioni rodio-cretesi. "Bisogna lavorare avviando una collaborazione tra operatori degli impianti ricettivi, enti locali, associazioni di settore e enti pubblici – sottolinea il sindaco di Marianopoli, Calogero Vaccaro – solo così avremo modo di promuovere il nostro territorio".
Al momento, insieme ad altri quattro comuni del comprensorio, Vallelunga, Villabate, Resuttano e S. Caterina Villamorsa, il Comune di Marianopoli ha avviato un Consorzio per promuovere le ricchezze del comprensorio. Da maggio, poi, Palazzo Sikania sarà la sede del nuovo Museo Territoriale che includerà i due attuali siti: Archeologico e Etnografico. In attesa di lanciare un museo multimediale che potrebbe immergere il visitatore in esperienze interattive e spingerlo successivamente a voler vedere l'oggetto dal vivo. E allora sì che potrebbe aspirare a flussi turistici consistenti.

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