Flop turismo in Sicilia occidentale, allarme di CNA
05 Agosto 2025, 12:01
“Mentre il Presidente Schifani e la Giunta regionale parlano entusiasti di una presunta crescita del turismo il riscontro reale che abbiamo dice totalmente il contrario. Ce lo raccontano gli operatori, lo testimoniano le strutture ricettive, i ristoratori, i balneari, i piccoli imprenditori che ogni giorno, con fatica, tengono in piedi un intero comparto”.
La denuncia arriva da Cristina Cianti, presidente del Raggruppamento Turismo di CNA Trapani che spiega: “la crisi è sotto gli occhi di tutti, le disdette aumentano, i soggiorni si accorciano, la presenza della clientela italiana, da sempre asse portante della stagione, si riduce sensibilmente. Di contro aumentano i turisti mordi e fuggi, che non pernottano e generano un impatto economico marginale sul territorio”.
Per l’Organizzazione le criticità alla base della crisi riguardano innanzitutto la rete dei trasporti e la mobilità turistica. Dal piano voli dell’aeroporto di Trapani Birgi definito all’ultimo minuto alla rete infrastrutturale al limite del collasso con strade disseminate di cantieri interminabili, interruzioni e deviazioni per non parlare di collegamenti ferroviari inesistenti e trasporto pubblico locale inadeguato e lontano dalle esigenze del turismo moderno.
“In più – denuncia ancora CNA – dobbiamo fare i conti anche con la crisi idrica, che compromette l’intera filiera dell’accoglienza, non solo le strutture ricettive, ma anche ristoranti, bar, lidi e attività di ristorazione e somministrazione. E poi, ogni estate, lo stesso dramma: gli incendi. Anche quest’anno ettari di vegetazione, paesaggio e patrimonio sono stati divorati dalle fiamme”.
CNA Trapani denuncia in merito la mancata programmazione del governo regionale, che ancora una volta si è fatto trovare impreparato, senza strategie di prevenzione né sistemi di sorveglianza adeguati e moderni.
CNA Trapani chiede dunque risposte immediate: “serve una cabina di regia regionale, che coinvolga operatori, consorzi, istituzioni locali, Camera di Commercio, enti culturali e gestori aeroportuali. Serve un piano operativo strutturato, che parta prima dell’inizio della stagione turistica. Servono strategie e soluzioni innovative per contrastare gli incendi, garantire l’approvvigionamento idrico, potenziare i collegamenti e costruire un’offerta promozionale credibile e coordinata”.
A tal proposito, in linea con quanto già avviato da altre CNA in Sicilia, l’Organizzazione si fa promotrice, a fine stagione, degli Stati Generali del Turismo della Sicilia Occidentale: “un tavolo di lavoro concreto per pianificare per tempo il futuro del turismo che vogliamo: sostenibile, competitivo e organizzato”.