martedì, 23 Aprile 2024

Il Belice cerca riscatto turistico con museo open air tra ruderi Montevago

Alla vigilia del 53simo anniversario del terremoto, il Belice cerca il riscatto e lo fa inaugurando il museo all’aperto “Percorsi Visivi”. Si tratta di un’esposizione ambientata all’interno del vecchio centro di Montevago, tra i ruderi che rappresentano la drammatica testimonianza della devastazione causata dal sisma del 1968.

Promossa dall’associazione culturale locale “La smania addosso”, e patrocinata dal comune di Montevago, dalla presidenza dell’Ars, dall’assessorato regionale al Turismo e dall’Enit (Agenzia nazionale italiana del turismo), l’idea del museo “open air” di Montevago ha permesso di riportare alla luce pavimenti, percorsi, edifici e strutture riadattate per ospitare forme d’arte contemporanea, ma anche iniziative culturali, turistiche ed enogastronomiche. Quello che verrà offerto ai visitatori sarà un percorso sensoriale tra murales, dipinti, giochi di luce, comprendendo anche laboratori creativi, eventi culturali ed enogastronomici, mostre e opere di artisti contemporanei.

“Il nostro museo – dice la sindaca di Montevago Margherita La Rocca Ruvolo – sarà l’occasione di un riscatto dal passato per produrre nuovo valore e momento celebrativo di vita, arte e senso della comunità. Crediamo che il nostro comune possa diventare punto d’approdo di nuove forme d’arte e centro propulsore di uno sviluppo del Belice che guarda al ciò che è stato come momento di consapevolezza e crescita”.

Il percorso del museo “Percorsi Visivi” si snoderà tra le vie del vecchio centro partendo da Corso Umberto I, fermandosi ad ammirare uno scorcio della Valle del Belice dalla antica piazza Belvedere, ripulita e riqualificata, fino ad arrivare alla piazza centrale dove si potranno ammirare i resti del Duomo di Montevago. “In un momento storico in cui l’emergenza sanitaria da Covid-19 toglie spazi all’arte ed agli artisti – conclude La Rocca Ruvolo – questa mostra vuole essere un esempio di resilienza, che prende vita grazie allo spirito costruttivo di una comunità che crede nella cultura come fucina di progresso e mezzo di promozione turistica”.

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