I migranti a Lampedusa? per i turisti che in questi giorni stanno affolando le spiagge dell’isola sono poco più che fantasmi. Di loro sanno, perchè hanno letto sui giornali o sul web ma in pochi li hanno visti di persona qui.
E così, nell’altra Lampedusa che affolla lettini, spiagge e ombrelloni, non c’è preoccupazione, alcuni ne parlano tra un bagno e l’altro, parecchi sono curiosi di capire quello che non vedono: “Siamo arrivate ieri ma riguardo ai migranti sembra la terra dei fantasmi: tutti parlano di loro, ma poi dove sono?”.
In spiaggia le voci si animano di più sullo sciopero annunciato dal sindaco Totò Martello per denunciare l’esasperazione dei 6000 isolani. “Se domani trovassi i bar chiusi e i ristoranti in sciopero, la vivrei tranquillamente”, commenta una turista dalla provincia di Como. “Credo che sarebbe giusto nonostante il disagio che può provocare ai turisti. Ma in fondo la presenza di così tanti migranti è una cattiva pubblicità per un’isola che vive di turismo. Serve un’azione forte”.
Intanto il sindaco ha convocato per oggi gli imprenditori, le associazioni e le parti sociali per proclamare lo sciopero generale dell’isola. “La rabbia sta montando – dice Martello – e le fake news e il bombardamento mediatico stanno facendo un danno enorme perché non fanno arrivare i turisti. Chi li ripaga questi danni?”.
Al termine della riunione però arriva la notizia tanto attesa: il sindaco di Lampedusa e il presidente della Regione Sicilia sono stati convocati dal premier Giuseppe Conte a Roma mercoledì. “Lo sciopero è stato rinviato – ha dunque spiegato Martello – in attesa delle risposte che arriveranno la Roma”. Martello ha proseguito: “Ci sono alcune cose che deve fare la Regione Sicilia nei confronti del popolo di Lampedusa e altre che devono essere fatte da Roma. Appena ci saranno i provvedimenti fatti, Conte verrà anche a Lampedusa. Che il governo ci convochi, vista l’emergenza che c’è a Lampedusa, è un fatto concreto”.