Saline di Sicilia, parte la fase 2 per Candidatura Unesco
17 Luglio 2025, 10:38
Negli ultimi tre mesi il Comitato promotore della candidatura delle “Saline di Sicilia” alle Riserve della Biosfera MaB Unesco ha organizzato un primo fitto giro di eventi di animazione territoriale (circa 30 convocazioni fra incontri informativi, somministrazione di questionari e tavoli tecnici tematici), per informare e coinvolgere l’intera comunità dei quattro Comuni nel cui territorio ricadono le zone umide costiere delle Saline (Trapani, Marsala, Misiliscemi e Paceco), raccogliendo numerose osservazioni, proposte e adesioni dai settori economici, sociali, sportivi, culturali, scolastici, universitari e soprattutto dal mondo dei giovani.
Lo scorso 3 aprile, presso l’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, a Palermo, il Comitato, rappresentato dal presidente della Camera di commercio di Trapani, Giuseppe Pace, ha presentato l’iniziativa della candidatura e il percorso avviato all’assessora Giusi Savarino, che ne ha condiviso gli obiettivi e ha espresso la volontà di sostenerla.
Nell’occasione, gli uffici dell’Assessorato si sono detti disponibili a tenere conto – nel prossimo aggiornamento delle Misure di tutela e conservazione del sito Natura 2000 che comprende entrambe le Saline – anche delle refluenze per la Riserva della Biosfera.
Inoltre, nel corso dell’incontro svoltosi lo scorso 28 aprile a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, i responsabili della divisione “Istituzione, vigilanza e gestione delle
aree protette”, della Segreteria del Programma MaB e delle Procedure di candidatura, hanno sottolineato il fatto che questo delle “Saline di Sicilia” sarebbe il primo caso in Italia e nel Mediterraneo di saline riconosciute come Riserva della Biosfera nonostante si tratti di paesaggi costruiti dall’uomo dove, però, si è aumentato il grado di diversità biologica e si sono generati nuovi habitat.
I responsabili del gruppo di lavoro del Mase hanno apprezzato la documentazione prodotta dal Comitato promotore e hanno fornito indicazioni utili sugli ulteriori approfondimenti da trasmettere a Roma ai fini della valutazione della fattibilità della proposta di candidatura, in ordine a come le comunità “dal basso” vivono e sentono proprie queste aree e a come intendono partecipare in maniera attiva alla loro valorizzazione garantendo anche la continuità nel tempo delle peculiarità della Riserva della Biosfera.
Alla luce di queste indicazioni, il Comitato promotore ha deciso di avviare la seconda fase del percorso di candidatura, che comprende anche la raccolta di proposte per definire il Piano di gestione, nonché il programma di sostenibilità economica a lungo termine e lo schema di Governance condivisa.
nella foto la delegazione del Comitato promotore davanti alla sede del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica