La Bit di Milano per far ripartire il turismo a Cefalù. Con questo obiettivo il Comune guidato da Rosario Lapunzina ha partecipato alla vetrina milanese. "La nostra partecipazione – ha sottolineato il sindaco – intende far ripartire il cosiddetto ‘marchio Cefalù', favorendo così l'istaurarsi di relazioni più efficaci tra le istituzioni cittadine e le grandi e medie realtà che operano nel settore turistico-ricettivo". Ma sempre alla Bit, Cefalù ha ricevuto un'amara sorpresa: la cittadina normanna non è stata inserita in nessuno dei due itinerari religiosi concordati dall'Unione delle Province Siciliane con l'Opera Romana Pellegrinaggi.
"Cefalù – ha sottolineato Lapunzina – avrebbe avuto il pieno diritto a figurare sia in un itinerario che includesse la visita della Cappella Palatina di Palermo, del Duomo di Monreale e del Duomo di Cefalù, sia perché i tre monumenti rientrano nell'itinerario arabo normanno che è stato sottoposto al vaglio dell'Unesco, per il riconoscimento quale Patrimonio dell'Umanità, sia perché non può ignorarsi che il volto del Cristo Pantocrator di Cefalù è stato prescelto dal S.S. Benedetto XVI quale Icona ufficiale dell'Anno della Fede".
Ma per il sindaco è "altrettanto grave l'omissione di Cefalù dall'itinerario dei Santuari Mariani, in quanto il Santuario di Gibilmanna è di antichissime tradizioni, e il titolo della ‘Madonna di Gibilmanna' è riconosciuto dalla Santa Sede".
A monsignor Liborio Andreatta, vicepresidente dell'Opera Romana Pellegrinaggi, il sindaco ha chiesto, e ottenuto, la disponibilità per concertare insieme al Vescovo di Cefalù, opportune iniziative per includere Cefalù nell'ambito degli "itinerari della fede".