martedì, 5 Novembre 2024

Ctrip pronta a portare i turisti cinesi in Sicilia: firmato l’accordo di cooperazione

Almeno fino ad oggi i flussi turistici dalla Cina alla Sicilia sono molto modesti. Secondo le statistiche della Regione Siciliana, sono stati 26.418 turisti cinesi che hanno visitato l’isola nel 2018, in crescita del 25% rispetto al 2017. I numeri rappresentano una percentuale ancora marginale se calcolata sul totale di 3 milioni di arrivi di visitatori cinesi in Italia.

Con l’avvicinarsi del 2020 Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina, però, con l’obiettivo di aiutare l’isola a sfruttare l’enorme potenziale per attirare più visitatori cinesi, Ctrip e la Sicilia hanno formalizzato una partnership strategica, che dovrebbe portare una quota maggiore del più grande mercato turistico in uscita del mondo nell’isola del Mediterraneo.

Con oltre 300 milioni di utenti in Cina, Ctrip si impegna ad allocare le sue piattaforme online e le connessioni con i media per promuovere destinazioni turistiche ed esperienze locali siciliane verso il mercato turistico cinese di alto profilo: dalle stazioni balneari e SPA termali, ai percorsi enogastronomici, gli itinerari d’arte e di storia come il parco archeologico di Segesta e Selinunte ela Valle dei Templi di Agrigento, percorsi naturali come sciare sull’Etna o fare immersioni ad Ustica, o anche eventi locali tra cui il Festival del cinema di Taormina e il Carnevale di Acireale.

A valle della recente visita del Presidente cinese Xi Jinping a Palermo del 23 marzo 2019, la partnership strategica di oggi pone solide basi per sviluppare il potenziale della Sicilia come attraente destinazione turistica nel mercato cinese. Un incontro strategico reso possibile anche grazie ai buoni uffici di Uccio Missineo, amministratore delegato di Strateghia che, occupandosi a livello internazionale di strategie per la destination marketing, ha facilitato l’incontro tra le due maggiori organizzazioni confederali e Ctrip in una logica imprenditoriale privata. Un’intesa particolarmente apprezzata dalla Regione Siciliana che all’incontro odierno è stata rappresentata dal vice presidente Gaetano Armao e dai vertici dell’assessorato al Turismo.

“Siamo entusiasti di questa collaborazione con la Sicilia – ha detto Bo Sun, Chief Marketing Officer di Ctrip nel corso della conferenza stampa che si è svolta stamattina nella sede dell’assessorato regionale al Turismo – e non vediamo l’ora di lavorare più da vicino con l’industria turistica italiana. L’Italia è già una delle destinazioni più popolari per il mercato del turismo outbound cinese, che è sempre più in crescita. Dai ristoranti agli artigiani locali, tutte le aree dell’economia siciliana locale trarranno vantaggio dall’essere parte di questa enorme operazione. Con l’avvicinarsi del 2020 Anno del turismo e della cultura Italia-Cina, ci saranno ampie opportunità per soluzioni creative di destination marketing, non vediamo l’ora di portare più turisti cinesi in Sicilia a fargli sperimentare tutto ciò che questa bellissima regione ha da offrire”,

“Le relazioni tra Italia e Cina, dopo la visita a Roma e a Palermo del presidente Xi Jinping, si vanno sempre più intensificando sia nei rapporti commerciali che culturali, ma ormai anche con un maggiore flusso di turisti cinesi che hanno voglia di visitare l’Italia. Da oggi, sono certo che aumenteranno ancor di più quelli che desiderano visitare anche la Sicilia”, ha commentato l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, che non essendo presente per motivi di salute, ha delegato Lucia Di Fatta, direttore generale del Dipartimento Turismo.

“La firma di questi accordi tra Ctrip, Sicindustria e Confcommercio Sicilia nel settore del turismo – ha sottolineato Michele Geraci, sottosegretario per il Commercio Internazionale e l’Attrazione per gli Investimenti presso il Ministero dello Sviluppo Economico – rappresentano un ulteriore visibile risultato che discende direttamente dalla firma dell’MoU sulla Belt and Road e dei lavori della Task Force China. La Sicilia si prepara a ricevere nei prossimi anni un flusso crescente di turisti cinesi, che saranno un piccolo ma importante volano per l’industria della Sicilia e del Sud d’Italia”.

“Dopo l’incontro che si è tenuto qualche mese fa con il presidente della Cina – ha detto il vicepresidente della Regione siciliana e assessore all’Economia, Gaetano Armao – si sono aperte per la Sicilia ampie opportunità che hanno già visto importanti sviluppi e che trovano oggi un’ulteriore e concreta possibilità di evoluzione nel settore del turismo. Compito delle istituzioni, sia statali che regionali, é quello di accompagnare il percorso di collaborazione tra Ctrip e la Sicilia e questo intendiamo fare con il presidente Nello Musumeci e l’assessore Messina. Le relazioni tra la Sicilia e la Cina non iniziano quest’anno – ha aggiunto il vicepresidente -. Nel 2009 si avviarono alcuni incontri, si firmarono accordi nei settori del turismo e delle Infrastrutture. Oggi li riprendiamo e le opportunità sono straordinarie. In questi dieci anni il settore ha fatto molti passi avanti e oggi la Sicilia è più pronta ad accogliere le proposte che arrivano dai tour operator e dalle imprese cinesi”.

“Quelli di oggi con Ctrip – hanno concluso Alessandro Albanese, presidente di Sicindustria, e Francesco Picarella, presidente di Confcommercio Sicilia – sono accordi strategici per tutto il tessuto economico e produttivo siciliano. Il link tra la Sicilia e un mercato potenziale effettivo come quello del turismo cinese apre le porte a uno sviluppo che sarà prima di tutto a trazione turistica, ma che coinvolgerà a catena tutte le filiere produttive e industriali siciliane. Riteniamo fondamentale l’intesa che si sta sviluppando tra il gigante del travel cinese Ctrip e le associazioni di categoria del turismo siciliano aderenti a Sicindustria, Federturismo, e a Confcommercio, Federalberghi. L’accordo punta ad incrementare i flussi turistici bilaterali e a promuovere la Sicilia come meta turistica nel mercato cinese in continua crescita”.

 

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