venerdì, 15 Novembre 2024

Niente guerra in Sicilia, operatori e Lombardo uniti per rilancio

Dopo l’incontro con albergatori Taormina, Confindustria chiede di convocare tutte le categorie

La disinformazione su quanto sta accadendo negli ultimi giorni con la crisi libica (la Sicilia è invasa dagli immigrati e a Trapani c'è la guerra) sta avendo pesanti ripercussioni sul comparto turistico siciliano. E' per questo che, secondo gli operatori del comparto, va affrontata con ogni mezzo. Così per individuare una strategia promozionale della Sicilia all'estero, in un momento difficile come questo, ieri pomeriggio il presidente della Regione, Raffaele Lombardo ha accettato di incontrare il presidente dell'Associazione Albergatori Taormina, Italo Mennella; il sindaco di Taormina Mauro Passalacqua; il presidente Federalberghi/Uras Sicilia Nico Torrisi; e i sindaci del comprensorio taorminese. "Alcuni sindaci siciliani – ha spiegato Lombardo – presenteranno un progetto di comunicazione per dire alla gente che qui non c'é alcuna guerra, che si può stare tranquilli. Il piano prevede inoltre – ha aggiunto – che si promuova la visita di un gruppo di qualificati tour operator che possano constatare che la Sicilia può essere alternativa a tante altre destinazioni, soprattutto in questo periodo. Se nel frattempo avremmo rimosso la situazione di emergenza che persiste a Lampedusa – ha concluso – la promozione turistica ne sarà avvantaggiata".
Un incontro che però ha suscitato la reazione di Sebastiano De Luca, presidente di Confindustria Sicilia Alberghi e Turismo che, appresa dalla stampa la notizia della riunione, ha inviato una nota a Lombardo in cui sollecita la convocazione di un incontro con tutte le categorie interessate per analizzare le pesanti ripercussioni che la crisi libica sta comportando per il turismo della regione. "La crisi del comparto – sostiene De Luca – va affrontata in modo coordinato e generale con i rappresentanti delle categorie interessate, il Governo della Regione, il Governo nazionale per individuare concreti interventi finalizzati a superare l'emergenza e non compromettere l'approssimarsi della stagione estiva".
Alla richiesta di De Luca ha risposto l'assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, manifestando disponibilità a incontrare le categorie.
Intanto Lombardo ha lanciato la proposta di aprire un casinò a Lampedusa per risollevare il turismo. Il governatore avanzerà la sua idea al premier Silvio Berlusconi che arriverà oggi sull'isola dove illustrerà le misure e gli interventi compensativi ipotizzati ieri sera alla presenza dei ministri più direttamente coinvolti nell'emergenza. E per trasformare un "disagio in una grande opportunità" per la comunità lampedusana, il governo ha già messo a punto "un piano di compensazione e di rilancio". Secondo il sottosegretario Gianfranco Micciché, il rilancio dell'isola "passerà attraverso iniziative riguardanti sia le infrastrutture, sia l'ambiente, sia il turismo, sia il piano culturale".   

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