martedì, 5 Novembre 2024

Turisti in Sicilia 365 giorni l’anno, l’assessore Messina: una svolta per il settore

“Stiamo lavorando ad una Sicilia diversa, da vivere 365 giorni all’anno. E i numeri cominciano a darci l’idea, se non la certezza, che la strada intrapresa diversi anni fa è una strada che conduce ai risultati”. Lo ha detto l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina nel corso degli Stati generali del Turismo Etneo, organizzati a Trecastagni dal Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei, dal Dipartimento Nazionale Turismo di Fratelli d’Italia e dai coordinamenti regionale e provinciale di Fratelli d’Italia.

“Il dato certificato sulle transazioni effettuate nel periodo pasquale – ha aggiunto l’assessore – assegna alla Sicilia il primato di regione più prenotata d’Europa. A maggio e giugno Catania e Palermo sono state la quinta e la sesta città d’Italia più prenotate. Abbiamo lavorato anche sul posizionamento del nostro brand ed abbiamo superato il Trentino, da anni al primo posto. Ma il dato forse più significativo è un altro – ha proseguito l’assessore – Fino al 2019 la permanenza media del turista in Sicilia era di 2,6 notti. Il dato del 2022 passa a 3,2 notti. Questo significa che cresce l’economia e che si allunga la stagione. Penso a SeeSicily, progetto di promozione che abbiamo messo in campo e che continua a dare risultati importantissimi”.

Di sinergia tra regioni hanno parlato gli assessori regionali al Turismo di Lombardia e Liguria, Lara Magoni e Gianni Berrino, intervenuti con un contributo video per sancire la vicinanza culturale e la collaborazione strategica nel comparto turistico. “Il turismo siciliano è decollato, i dati a disposizione ce lo confermano – ha dichiarato Raffaele Stancanelli, eurodeputato ECR-FDI – Adesso va rafforzato con un’azione che possa ulteriormente promuovere la nostra terra, che è terra di cultura, di paesaggi, di arte, di gastronomia. Una terra che piace in tutte le sue dimensioni, non solo agli italiani ma anche agli stranieri. Ma il turismo non può essere un fatto a sé stante, è necessaria una sinergia tra tutte le regioni. In Europa – ha concluso – continueremo a difendere gli interessi della Sicilia e dell’Italia su temi fondamentali come il Made in Italy, il riconoscimento dell’insularità e contro la direttiva Bolkestein”.

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