venerdì, 22 Novembre 2024

Toscana Aeroporti: i voli chiusi da Alitalia saranno operati da altri vettori

Dopo la decisione da parte di Alitalia di rivedere la propria operatività sull’aeroporto Galilei di Pisa, Toscana Aeroporti conferma che da fine marzo le destinazioni attualmente servite da Alitalia saranno operate da nuovi vettori.

“La potenzialità del mercato e la capacità attrattiva del sistema aeroportuale toscano hanno consentito di mantenere la continuità operativa senza determinare alcuna interruzione di servizio sulle destinazioni attualmente operate dallo scalo pisano”, spiega una nota della società.

Il collegamento Pisa-Catania sarà effettuato tutti i giorni da Ryanair dall’1 aprile; il volo Pisa-Tirana, operato attualmente anche da BluPanorama con 3 frequenze settimanali, sarà incrementato dallo stesso vettore a partire dal 28 marzo con altre 4 frequenze settimanali.
Il collegamento Pisa-Praga sarà operato dal 3 maggio dalla compagnia Czech Airlines; mentre il il Pisa-Berlino, operato da easyJet con 3 frequenze settimanali, sarà effettuato con altrettante frequenze settimanali anche Ryanair dall’1 aprile.

Per il collegamento Pisa-Mosca, operato da Alitalia 3 frequenze settimanali da giugno a metà settembre, restano in corso le trattative con il vettore che ha già confermato i voli su Roma (4 voli giornalieri) e Olbia (4 frequenze settimanali nel periodo luglio-settembre).

“Ci siamo attivati al fine di offrire ai nostri passeggeri il medesimo livello di offerta senza alcuna interruzione di servizio e la tempestiva e positiva risposta da parte dei vettori testimonia l’appeal del nostro territorio – ha affermato Gina Giani, ad Toscana Aeroporti – Sinceramente appare del tutto infondata la preoccupazione palesata dal presidente della Confcommercio di Pisa, il quale paventa addirittura uno ‘smantellamento dell’aeroporto di Pisa’ e una perdita di controllo da parte del management pisano, cosa prontamente smentita dai fatti. È un peccato che alcuni settori del tessuto economico pisano non si vogliano rendere conto della portata dell’operazione che è stata fatta con la fusione tra Pisa e Firenze e di quanti benefici questa operazione stia portando e porterà”.

 

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