Il Museo Salvatore Ferragamo di Firenze è stato il primo ad aderire all’iniziativa ‘Museimpresa Green’, ideata in Federturismo Confindustria e Museimpresa con l’obiettivo di creare la prima rete al mondo di musei aziendali sostenibili, che rendicontano le proprie emissioni di CO2 e si certificano con lo standard internazionale iso 14064, col fine di promuovere la cultura della sostenibilità.
Il Museo Salvatore Ferragamo ha già avviato l’iter di calcolo e certificazione per rendere il proprio museo sostenibile, rendicontando le emissioni di gas a effetto serra connesse alle proprie attività e impegnandosi con specifici progetti di riduzione e di efficientamento delle stesse.
La decisione di aderire al progetto ‘Museimpresa Green’ è solo uno dei tanti passi verso la sostenibilità, che la Salvatore Ferragamo ha intrapreso. L’azienda ha sempre mostrato una naturale propensione verso la sostenibilità, dalla scelta dei materiali naturali, al forte legame con il territorio e con il made in Italy, sinonimo di qualità ed eccellenza ai massimi livelli.
La Salvatore Ferragamo ha vinto quest’anno il ‘Premio Bilancio di Sostenibilità 2014’ nella categoria grande impresa, promosso da BBS in collaborazione con Aretè e giunto alla sua 2^ edizione.
Presso lo stabilimento di Osmannoro a Sesto Fiorentino è stata recentemente realizzata, ed è già in uso, una palazzina green che verrà certificata ‘Leed Platinum’. Inoltre sono già stati attivati processi di compensazione delle emissioni prodotte dalle spedizioni per vie aeree. Nel 2014 è nato il primo bilancio di sostenibilità per comunicare i risultati raggiunti dalla azienda fino ad oggi, in modo trasparente, sulle 3 aree fondamentali dello sviluppo sostenibile.
Il Museo Salvatore Ferragamo quindi non si fa solo portatore della cultura d’impresa ma anche della cultura della sostenibilità facendo da capofila nel progetto ‘Museimpresa Green’ di Federturismo Confindustria.