martedì, 19 Novembre 2024

Chianciano Terme, albergatori chiedono stato di crisi

In ultimi 10 anni persi 3.200 posti letto e 300 posti di lavoro

Gli albergatori di Chianciano Terme, aderenti a Confcooperative Siena, chiedono lo stato di crisi per il settore alberghiero. Secondo i dati dell'Associazione Albergatori di Chianciano, negli ultimi 10 anni sono stati persi 3.200 posti letto e 300 posti di lavoro. ''Ci sono tutte le condizioni per richiedere lo stato di crisi – spiega Martino Bardotti, presidente di Confcooperative Siena – una soluzione per poter almeno mitigare alcune procedure, di natura civile e fiscale, che stanno portando anche alla chiusura di molte strutture". "Chianciano Terme ha bisogno di investimenti – sostiene Confcooperative Siena – per un nuovo sviluppo, che si èfermato ormai da alcuni decenni". Gli associati di Confcooperative sono convinti che l'afflusso delle risorse pubbliche, insieme alla definizione di un chiaro progetto strategico di sviluppo, costituiscano il volano indispensabile affinché si moltiplichino gli interventi di ristrutturazione ed ampliamento delle proprie strutture alberghiere, pienamente coscienti che tale azione sia altrettanto necessaria per il raggiungimento di una crescita dell'intero sistema economico territoriale.

 

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