venerdì, 26 Aprile 2024

Siena, turismo traino dell’economia

Sono gli stranieri a fare la parte del leone

Nelle località turistiche della provincia di Siena, da gennaio a settembre è stata superata la soglia dei 4 milioni di viaggiatori. È quanto emerge dalla lettura dei dati diffusi dall’Osservatorio turistico provinciale, che aggiorna mensilmente i flussi sul territorio, suddivisi per tipologia di struttura ricettiva, aree omogenee, comuni e offerta turistica.
Per quanto riguarda gli arrivi, i dati riferiti al periodo gennaio-settembre 2012 attestano 1.313.999 turisti nelle Terre di Siena, con un aumento del 2,31% rispetto allo stesso periodo del 2011. Di segno positivo (+0,49%) anche il dato sulle presenze, che hanno superato, nei 9 mesi, i 4 milioni (4.265.842 ). A trainare la crescita gli stranieri che sono aumentati del 3,68% negli arrivi e del 2,65% nelle presenze. Più bassa, invece, la percentuale degli italiani. Confermato, dunque, il trend degli ultimi anni: una domanda interna in contrazione compensata dalla componente straniera che registra ancora performance positive. Nel periodo analizzato si registra un netto calo del turismo in Italia, -5,7% gli arrivi e -6,8% le presenze e si assiste a una contrazione anche a livello regionale, -1,4% gli arrivi e -2,4% le presenze.
Dall’analisi dei dati dell’Osservatorio provinciale aggregati per area, nei primi 9 mesi del 2012 si registra una crescita dell’Amiata, sia in termini di arrivi (+7,84%) che di presenze (+2,85%), seguita dall’Alta Valdelsa (+5,69% gli arrivi, +3,99% le presenze), da Siena e dall’area urbana, che registra variazioni percentuali intorno al 3% su arrivi e pernottamenti. Nelle stesse aree cresce, sul fronte presenze, anche la scelta dell’alberghiero, con variazioni percentuali a doppia cifra in Val di Merse (+18,86%). Tiene bene il turismo interno nell’area urbana (+6,79%) e nel Chianti (7,99%), mentre cala sensibilmente in Val di Merse e in Valdichiana. Gli stranieri crescono in Val dl di Merse (+13,80), Crete (+4,82) e Valdelsa (+6,67).A sostenere il turismo alberghiero (+2,81% arrivi, +1,45% le presenze) è la domanda straniera. L’extralberghiero tiene negli arrivi (+1,33%) e cala nelle presenze (-0,60%). I dati trovano conferma dall’analisi delle diverse tipologie di offerta: arte e affari, terme, campagna, montagna. Tengono tutte, sia sul fronte arrivi che pernottamenti, ad eccezione del termale, che registra un segno negativo di presenze. Particolarmente positivo il risultato della montagna, con una crescita del 9,74% negli arrivi, grazie alla clientela italiana, e del turismo rurale, con un incremento del 2,98% delle presenze. In entrambi, segno positivo per i pernottamenti nell’alberghiero. Tiene anche l’offerta di arte, cultura e affari, che registra variazioni percentuali superiori al 2% su arrivi e presenze.

 

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