Ad Aosta è stato inaugurato il parco archeologico di Saint-Martin-de-Corléans destinato a diventare un punto di riferimento dell’archeologia mondiale. In 9.821 mq si vive un viaggio nel tempo che parte dal Neolitico e arriva ai giorni nostri.
Il sito – visitabile grazie a moderne passerelle – presenta testimonianze di 6.000 anni che, a partire dalla fine del Neolitico, attraversano l’età del Rame, del Bronzo, del Ferro e Romana, per giungere al Medioevo e all’età Moderna. Fu scoperto nel 1969 durante gli scavi per la costruzione di 3 condomini in un quartiere popolare alla periferia occidentale del capoluogo valdostano.
Per realizzare l’opera sono stati investiti 40 milioni di euro e ne saranno necessari altri 20 per completarla.
“L’importanza straordinaria dell’area megalitica di Saint-Martin-de-Corleans, testimonianza di una evoluzione che dal Neolitico arriva al Medioevo, che è ricchezza identitaria per la Regione e per tutto il Paese”, ha detto Sergio Mattarella, presidente della Repubblica.
“È un luogo unico che, sono certa, diventerà motore di promozione turistica e culturale per la Regione Valle d’Aosta, ma anche per l’intero Paese”, ha detto Emily Rini, assessore regionale alla Cultura.
Oltre all’area archeologica, il sito offre un museo con importanti reperti e avrà un centro di ricerca per l’archeologia preistorica e protostorica.
“Il turismo culturale riveste una grande importanza. Il nostro obiettivo è promuovere il tessuto straordinario che rende il nostro paese unico al mondo. Questo sito è un esempio straordinario”, ha detto Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario ai beni culturali e turismo. Per Augusto Rollandin,presidente della Regione Valle d’Aosta, “è un’area unica e irripetibile, il parco archeologico dà un’opportunità di fruizione unica di un sito straordinario”.