Punta a verificare la ricaduta turistica delle manifestazioni organizzate nella regione la ricerca commissionata dall'amministrazione regionale all'Università valdostana. Lo studio, i cui risultati saranno presentati a dicembre, verrà realizzato nell'ambito del progetto europeo ‘Strattour'’ che persegue l'obiettivo di sviluppare un modello strategico di turismo sostenibile e una migliore ripartizione dei flussi turistici, pianificando i processi di destagionalizzazione e la messa in opera di concrete azioni di promozione turistica in bassa stagione.
In particolare l’indagine punta a sviluppare un metodo per misurare l'efficacia degli eventi, consentendo di valutare il loro impatto economico-finanziario sull'economia valdostana e il loro contributo all'immagine della regione. Inizialmente, l'Ateneo valdostano studierà i protocolli sviluppati da altre realtà geografiche simili alla Valle d'Aosta, quali Piemonte, Trentino Alto Adige, Rhone Alpes, Provence-Alpes-Cote d'Azur e Svizzera francofona.
Quindi, verrà svolta un'indagine sull'immagine della Valle d'Aosta e di 3 eventi 'campione', il festival di arte e cultura celtica ‘Celtica’ (dal 5 all'8 luglio), la Foire d'Etè (11 agosto) e la Desarpa (7 ottobre), attraverso focus group, approfondendo attraverso 400 questionari aspetti quali la notorietà delle manifestazione e le spese sostenute dai partecipanti.
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