Il turismo in Valle d'Aosta si rilancia attraverso santuari, chiese ed eremi sperduti. La Regione, infatti, ha deciso di puntare su nuovi itinerari dello spirito per richiamare, lungo sentieri poco battuti, i turisti stranieri e gli appassionati di montagna italiani.
“Abbiamo deciso – spiega Gabriella Morelli, responsabile programmazione strategica, promozione e marketing del turismo in Vda, in conferenza alla Bit – di affiancare ai nostri prodotti classici, che sono l'escursionismo e la bicicletta, dei percorsi religiosi. La Valle d'Aosta ha una tradizione e una storia di spiritualità molto forte, che però fino a oggi non è mai stata valorizzata a sufficienza”.
Dopo una ricognizione sulle cappelle votive e sui santuari sparsi sul territorio, la Regione ha strutturato dei percorsi di varia difficoltà.
“Crediamo che sia vincente il binomio spiritualità-montagna”, aggiunge Morelli.
Le proposte turistiche della Regione guardano molto al mercato estero: “Quest'anno hanno soggiornato in Valle d'Aosta più stranieri che italiani. Germania, Olanda, Belgio, Repubblica Ceca e Israele sono tutti mercati attenti ai nostri itinerari turistici", conclude Morelli.