Ha preso il via il conto alla rovescia per la chiusura delle piste da sci, prevista per il 15 aprile al termine del lungo ponte pasquale. Secondo Silvana Perucca, presidente dell’Associazione albergatori Valle d’Aosta, quello di Pasqua “sarà un weekend come un altro, anche perché con i primi caldi la gente si disaffeziona alla montagna. La Pasqua fino a qualche anno fa era un periodo importante per l’occupazione degli alberghi che riuscivamo a vendere fino a 7 giorni. Oggi si è arrivati invece a proporre le classiche 2 notti. Grazie alle politiche promo commerciali attuate dalla Regione sui mercati esteri – spiega Perucca – il bilancio della stagione è positivo. Gli stranieri hanno colmato quest’anno la crisi del turismo italiano”.
"E neanche a Cogne ci sarà il tutto esaurito" come sostiene Filippo Gérard, presidente del Consorzio degli operatori turistici di Cogne, che aggiunge: “molte strutture hanno già chiuso. Pasqua cade in un periodo in cui con i primi caldi la gente è tutta proiettata verso le località di mare”.
A Pila “le piste sono tutte aperte, così come anche tutte le strutture ricettive, e la situazione della neve è più che buona, soprattutto nella parte alta del comprensorio: direi che non avremo problemi ad arrivare fino a Pasqua e se le temperature non saliranno ulteriormente, potremmo anche arrivare fino al 15 aprile”, aggiunge Remo Grange, presidente della Pila Spa.
Per Courmayeur “purtroppo sarà una Pasqua molto al di sotto delle aspettative perché a causa del gran caldo delle ultime settimane, le piste sono al limite del praticabile”, commenta Ferruccio Truchet, assessore comunale al Turismo. Situazione tranquilla a Cervinia dove Enrico Vuillermoz, presidente del Consorzio degli operatori turistici, afferma: “non possiamo lamentarci anche il ponte Pasquale promette bene sul fronte prenotazioni: nel complesso la stagione si è chiusa di nuovo alla grande, con un certo margine di miglioramento rispetto allo scorso anno”. Infine, a Gressoney e Champoluc si può parlare di stagione positiva ma con molti alti e bassi.
“Sono stati mesi altalenanti – commenta Tiziana Turino, responsabile Marketing del comprensorio Monterosa Ski – in cui si sono alternate condizioni meteo e della neve ottimali a grandi momenti di difficoltà. Sul fronte presenze, bene come al solito gli stranieri – con punte di prenotazioni alberghiere fino al 60% sul totale – e tutto sommato non così male, come preventivato, gli italiani. Fino al 15 aprile – spiega Turino – rimarranno aperti gli impianti di Alagna, Champoluc e Gressoney-La-Trinité, mentre quelli di Gressoney-Saint-Jean saranno operativi nei weekend. Una volta chiuse le piste, partirà quella del freeride con le aperture straordinarie di Indren a Gressoney e di Alagna. Non faremo registrare il tutto esaurito, ma bisogna considerare che ormai siamo in bassa stagione”.