La Save, società di gestione dell'aeroporto di Venezia, ha consegnato a Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica, una ‘lettera appello’ sulla situazione di stallo in cui si trova il procedimento per la stipula del contratto di programma tra la stessa società ed Enac.
Save ha deciso di coinvolgere il Presidente della Repubblica “per la gravità della situazione venutasi a creare: da oltre 10 anni il contratto di programma risulta bloccato e con esso il futuro sviluppo dell'aeroporto di Venezia e del terzo sistema aeroportuale italiano".
Nel 2003 la società ha completato con Enac l'istruttoria per la definizione del contratto relativo al periodo 2004/2008, contratto poi mai stipulato a causa del mutamento del quadro normativo di riferimento. Nel maggio 2009 Save ha dovuto avviare un nuovo procedimento per il periodo 2012-2016. L'iter si è concluso con la delibera del cda di Enac del 18 luglio 2011, che ha approvato lo schema di contratto e la relativa regolamentazione tariffaria. Tuttavia, si rileva, a distanza di quasi un anno dalla delibera di Enac, il contratto non è stato ancora sottoscritto, e Save "si trova quindi tutt'oggi in attesa dell'adeguamento delle tariffe, inferiori mediamente del 40% rispetto alla media europea". Proprio per questo Save "ha ritenuto opportuno manifestare al Presidente della Repubblica la propria amarezza e preoccupazione per una situazione che blocca la realizzazione di infrastrutture e servizi a favore del territorio".