Un appartamento in un palazzo del ‘400, Ca’ Contarini con le finestre sulla Basilica della Salute, per dare testimonianza della vita veneziana nel ventesimo secolo.
Dopo il negozio Olivetti in Piazza San Marco, il Fai (Fondo Ambiente Italiano) approda in Canal Grande con Casa Bortoli, il bene donato al Fai da Sergio e Carla Bortoli nel 2017, che sarà visitabile in anteprima il 24 e 25 marzo nelle Giornate Fai di Primavera e aprirà da settembre ai soli iscritti Fai come museo particolare per approfondire la conoscenza di Venezia attraverso l’esperienza diretta del lato più privato, quello residenziale.
La casa trasmette il legame dei suoi proprietari per Venezia. L’arredo dell’abitazione, acquistata dai coniugi Bortoli nel 1989, è lo specchio di una vita borghese di composta eleganza: mobili veneziani e inglesi, dipinti veneziani settecenteschi, come gli affreschi dei soffitti, decorazioni in colori pastello nello stile rococò della Serenissima e una raccolta di oggetti d’uso tra cui spicca l’argenteria. Le stanze, ancora piene di memorie private riecheggiano di vita vissuta e raccontano con pochi e significativi tratti l’abitare a Venezia nel ventesimo secolo.
La proprietà è stata donata al Fai perché – recita il testamento – “venga utilizzata come museo particolare, per testimoniare la vita veneziana nel ventesimo secolo…e perché la sua bellezza, di cui abbiamo felicemente goduto per diversi anni, possa continuare ad essere apprezzata negli anni a venire da tanti altri”.