venerdì, 19 Aprile 2024

Venezia cerca sponsor per restauro Ponte Rialto

A breve il bando: in cambio manifesti pubblicitari e la possibilità di organizzare eventi

Uno sponsor per finanziare il restauro, di circa 5 milioni di euro, del ponte di Rialto. A fine settembre, infatti, prenderà il via gara 'al rialzo' per trovare lo sponsor in cambio di manifesti pubblicitari nel cuore del Canal Grande e una serie di benefit, tra cui la possibilità di organizzare un evento in Piazza San Marco e due a Palazzo Ducale. A breve, dunque, il Comune pubblicherà il bando che vede in pole position il patron della Diesel Renzo Rosso. Le offerte dovranno arrivare entro 60 giorni e solo a fine novembre quindi si saprà quanti e chi sono gli interessati a presentarsi con il biglietto da visita di sponsor unico del restauro del Ponte di Rialto, operazione che tra procedure, progetti, gare d'appalto e i 18 mesi previsti per l'esecuzione dei lavori si concluderà solo fra 3 anni.
“Oggi comincia la prima vera operazione di finanziamento da parte dell'imprenditoria privata per la manutenzione delle opere pubbliche – sottolinea Alessandro Maggioni, assessore ai Lavori pubblici – e a brevissimo pubblicheremo anche il bando per il ponte dell'Accademia, sperando che questa iniziativa abbia tutto il risalto che merita, vista la ormai quasi nullità di risorse pubbliche disponibili”.
Il bando è stato approvato dalla giunta dopo il via libera della Direzione regionale dei Beni Culturali e la Sovrintendenza di Venezia, che il 30 agosto scorso hanno dato parere favorevole alle regole imposte dal Comune sulle dimensioni dei manifesti che campeggeranno sulle impalcature. Per ora sono state stabilite solo le dimensioni dei manifesti pubblicitari, ma l'amministrazione comunale detterà le regole anche sul loro contenuto per il rispetto del decoro con la possibilità di intervenire, se necessario, con il diritto di veto.
“Non invaderemo la città con uno sponsor e non aumenteremo la pressione della pubblicità su Venezia – assicura Maggioni – Nessuno si scandalizzi, il primo che lo fa deve mettere sul tavolo 5 milioni di euro togliendo la pubblicità dappertutto”. 

 

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