domenica, 17 Novembre 2024

Linate chiude per tre mesi ma i biglietti sono ancora in vendita

L’aeroporto di Linate sarà chiuso durante l’estate 2019. Ma sui siti di diverse compagnie aeree e su alcune piattaforme di prenotazione, sono ancora in vendita i biglietti per il periodo dal 27 luglio al 27 ottobre 2019, in cui si fermeranno arrivi e partenze e i voli verranno dirottati verso Malpensa e Bergamo Orio al Serio. Inoltre, neppure sul portale dello scalo vi è traccia di comunicazioni a riguardo, indirizzata di viaggiatori, come scrive Repubblica.it.

“Migliaia di persone hanno già acquistato i voli senza essere a conoscenza di nulla”, denuncia Federconsumatori. Secondo le prime stime lo stop interesserà circa 30.000 voli, con conseguenti disservizi per circa due milioni di viaggiatori. Per chi ha già acquistato i biglietti, Altroconsumo suggerisce di inviare un reclamo alla compagnia aerea del volo prenotato e mette a disposizione sul proprio sito un modulo prestampato da inviare al vettore.

Intanto, l’associazione dei consumatori ha diffidato nove compagnie aeree (Alitalia, KLM, Lufthansa, British Airways, Airfrance, Iberia, Brussels Airlines, Sas e Airmalta), invitandole ad avvisare quanto prima i passeggeri coinvolti e a proporre loro un volo alternativo o il rimborso dei biglietti già venduti. Il comportamento dei vettori è stato inoltre segnalato da Altroconsumo e Unione nazionale consumatori all’Enac, all’Authority dei trasporti e all’Antitrust, con l’accusa di pratica commerciale scorretta.

Dal canto suo, l’Autorità di vigilanza sull’aviazione – interpellata da Repubblica – rivela che tutte le compagnie aeree operative sullo scalo milanese erano a conoscenza già dallo scorso luglio della chiusura dello scalo ma, nonostante tutto, hanno continuato a vendere i biglietti e hanno omesso di aggiornare i propri siti web.

E pure l’Enac ha intimato alle compagnie di aggiornare i portali con informazioni complete e chiare entro il giorno successivo, avvisare i passeggeri che avevano già comprato i biglietti e riproteggere o rimborsare gli utenti che invece intenderanno rinunciare al viaggio. I vettori che non si sono adeguati, saranno segnalati anche dall’Enac all’Antitrust per pubblicità ingannevole.

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