“Il Bonus terme ha avuto un successo incredibile tra i cittadini: oltre 1 milione di richieste a fronte di 250.000 bonus disponibili che ha generato una reazione molto positiva nelle economie dei territori termali interni con un effetto moltiplicatore sul PIL delle aree di almeno 6 volte. Un risultato straordinario. Questa misura, però, rischia di essere gravemente inficiata a causa della ristrettezza dei tempi di avvio dei servizi termali oggi fissati al 7 gennaio 2021. Tale termine a causa di evidenti subentrate difficoltà operative e alle nuove misure anti Covid non consentono ai cittadini l’effettiva fruizione del Bonus. Pertanto, chiediamo al presidente del Consiglio, al ministro dello Sviluppo Economico, al ministro del Turismo che in uno dei prossimi provvedimenti legislativi venga inserita una proroga di fruizione del Bonus. In caso contrario, la misura rischia di produrre benefici minimi per i cittadini, per i Comuni di interesse e per le aziende turistiche e termali”. La richiesta è stata avanzata da Federterme Confindustria.
Un appello a cui si aggiunge quello di Federturismo: “Alla luce delle nuove limitazioni per effetto della variante omicron che provocano una diffusa incertezza tra gli italiani riteniamo che la richiesta di Federterme al Governo di prorogare la fruizione del bonus terme, una misura fortemente voluta e di grande successo, vada nella giusta direzione e verso il rilancio di un settore che duramente colpito stava ripartendo bene – sottolinea la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli -. E’ un incentivo che ha generato un grande interesse anche tra la clientela non tipicamente termale che favorisce non solo l’industria termale, ma tutto il turismo e che quindi merita una proroga per consentire a tutti i cittadini di poterne usufruire”.