Il nuovo ministro dei Beni culturali e del Turismo Massimo Bray "avrebbe dovuto chiedere risorse per il settore, puntare i piedi come ha fatto la collega dell'Istruzione. Il fatto che non abbia chiesto un soldo di più mi dispiace, non va bene". La pensa così Andrea Carandini, presidente del Fai ed ex presidente del Consiglio superiore dei beni culturali, intervenendo all'iniziativa 'Roma: non c'é economia senza cultura' promossa da Fai, Federculture, Italia Nostra.
"I tagli degli ultimi due anni sono stati pesanti e anche iniqui – ha aggiunto – e il ministero dell'ambiente e quello dei beni culturali sono stati i più tagliati. Questo vuol dire – ha sottolineato Carandini – che entro due anni alcuni musei statali dovranno chiudere. Fino ad oggi il ministero, facendo uno sforzo enorme, è riuscito a tenere i musei aperti. Ma fra due anni, secondo un calcolo che mi sono fatto, con i pensionamenti che ci saranno, in assenza di nuove assunzioni, molti dipendenti dovranno essere spostati sulle grandi realtà dagli Uffizi a Brera e altri musei statali dovranno chiudere. C'é un problema di risorse ma anche di personale. Perché questo non viene detto?" ha concluso.