giovedì, 25 Aprile 2024

Mibact lancia bando per gestione beni demaniali a privati no profit

Per la prima volta 13 gioielli del patrimonio culturale italiano chiusi o poco valorizzati potranno essere gestiti da associazioni no profit.

È quanto prevede il bando pubblicato dal Mibact per la concessione in uso a ‘privati no profit’ di beni immobili del demanio culturale dello Stato non aperti al pubblico o non adeguatamente valorizzati. 

Ecco l’elenco dei 13 beni messi a bando:Chiesa di San Pietro ad Oratorium – Capestrano (AQ); Chiesa di San Barbaziano – Bologna;  Castello di Canossa e Museo nazionale “Naborre Campanini” – Canossa (RE);  Villa Giustiniani- Bassano Romano (VT); Certosa di Trisulti – Collepardo (FR); Abbazia di Santa Maria di Vezzolano – Albugnano (AT);  Castello di Moncalieri – Moncalieri (TO);  Abbazia di Soffena – Castelfranco di Sopra – Piandiscò (AR); Eremo di San Leonardo al Lago – Monteriggioni (SI) –;  Villa Brandi – Vignano (SI); Villa del Colle del Cardinale – Perugia; Castello Bufalini – San Giustino (PG);  Villa del Bene -Dolcé (VR) – Loc. Volargne.

 “Le associazioni no profit attive nei territori potranno partecipare con una procedura chiara e trasparente alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale, uno strumento che consentirà di partire dal basso nell’adempimento dell’articolo 9 della Costituzione. Pubblico e privato sociale perseguono infatti lo stesso obiettivo a favore del patrimonio culturale, a tutto vantaggio dell’intero sistema paese”, commenta  Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. 

L’obiettivo del bando è la realizzazione di un progetto di gestione del bene che ne assicuri la conservazione, ne promuova la pubblica fruizione e una migliore valorizzazione.
Possono partecipare  associazioni e fondazioni senza scopo di lucro con esperienza almeno quinquennale nella collaborazione alla tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.

La selezione verrà affidata ad una commissione ministeriale che valuterà il progetto presentato, il prezzo proposto per il biglietto (fermo restando l’obbligo di destinare tutti i proventi alla conservazione e gestione del bene), la sostenibilità del piano economico.
Dal canone di locazione saranno detratte le spese per il restauro sostenute dal concessionario.
La durata della concessione può durare da 6 a 10 anni, è escluso il rinnovo automatico ed è prevista la risoluzione in caso di inosservanza delle prescrizioni e del programma presentato. 

Qui tutti i dettagli del bando http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/visualizza_asset.html_549904476.html

E le schede dei 13 beni che potranno essere gestiti dal privato no profit http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1478875565580_NO_PROFIT.pdf

 

  

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