Unpli racconta patrimonio immateriale di oltre 30mila beni
16 Dicembre 2025, 11:20
È stato presentato alla Camera dei deputati lo stato di attuazione del primo ‘Censimento del Patrimonio culturale immateriale’, avviato nel 2023 e promosso da Unpli, in collaborazione con Anci e l’Istituto centrale per il Patrimonio immateriale (Icpi). Contestualmnete è stato illustrato anche radiciculturali.it, il portale in cui si traduce concretamente questo lavoro di mappatura. Si tratta di un contenitore aperto dove fino ad oggi sono stati censiti oltre trentamila elementi, organizzati in 9 categorie tematiche e 43 sottocategorie. Il progetto, infatti, coinvolge circa 3.000 musei ed ecomusei, con il contributo attivo di 2.628 esperti, studiosi e volontari. Sono state create 6 reti tematiche e raccolte oltre 3.000 immagini. Un patrimonio vivo, che si rigenera costantemente e che unisce le comunità in una rete di conoscenza condivisa.
“Si tratta di un lavoro ambizioso e senza fine – ha spiegato Antonino La Spina, presidente di Unpli – perché il patrimonio immateriale italiano è vivo, in continua evoluzione, e costituisce una risorsa fondamentale per la costruzione dell’identità collettiva e per uno sviluppo davvero sostenibile”.
La ministra del Turismo Daniela Santanché nel suo intervento ha ribadito l’importanza strategica del patrimonio culturale immateriale come leva di sviluppo turistico sostenibile. “I Comuni, insieme alle Pro Loco, diventano così protagonisti attivi di un lavoro di conoscenza, tutela e valorizzazione che rafforza il legame tra istituzioni, identità locali e sviluppo dei territori. Questo evento assume un significato ancora più profondo perché si colloca nella stessa settimana in cui l’Unesco ha riconosciuto, per la prima volta al mondo, la cucina italiana come patrimonio culturale immateriale dell’umanità”, ha aggiunto Roberto Pella, vicepresidente di Anci.