venerdì, 26 Aprile 2024

Alitalia lascia a terra disabile, Enac avvia indagine

Secondo la compagnia era incompleta la dichiarazione richiesta per chi viaggia in carrozzina

Una persona con disabilità si è vista rifiutare l'imbarco su un volo Alitalia per Milano perché i responsabili della compagnia hanno giudicato incompleta la dichiarazione richiesta per persone in carrozzina. A presentare la denuncia il presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap (Fish), Pietro Barbieri, protagonista dell'episodio. Ma Alitalia replica spiegando che senza questa dichiarazione, nel rispetto della normativa italiana e internazionale, il passeggero non può essere accettato a bordo.
Questi i fatti: Barbieri si è presentato "alla reception di Alitalia per essere imbarcato sul volo per Milano" e ha "dichiarato di essere in carrozzina, non in grado di deambulare nemmeno per pochi passi, di essere accompagnato". E non ha chiesto servizi aggiuntivi, né l'uso della barella. Ma "i responsabili di Alitalia hanno giudicato incompleta la dichiarazione di Barbieri e rifiutato l'imbarco, opponendo le proprie prassi interne secondo cui i dati sui servizi aggiuntivi e sull'uso della barella, oltre a quelli sanitari, vanno comunque dichiarati".
Interpellata sulla vicenda Alitalia spiega che "la compilazione del Medif (Medical Information Form) viene richiesta da anni a tutti i passeggeri che necessitano della sedia a rotelle in tutte le fasi dell'imbarco, dello sbarco, per muoversi nell'aerostazione e all'interno dell'aereo (WCHC – wheelchair cabin). La mancata o parziale compilazione di questo modulo – conclude la compagnia – fa sì che il passeggero non possa essere accettato a bordo dell'aereo".
Intanto, però, il direttore generale dell'Enac, Alessio Quaranta, ha avviato "le opportune verifiche". "In particolare – dice l'Enac – andrà accertato l'eventuale mancato rispetto del Regolamento europeo n. 1107 del 2006 che tutela i diritti dei passeggeri con mobilità ridotta". 

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