giovedì, 19 Dicembre 2024

Lufthansa e Ita al rush finale. Spohr: siamo sulla buona strada

Sono a buon punto i colloqui di Lufthansa con il governo italiano per l’acquisizione di Ita. Lo assicura il ceo della compagnia di bandiera tedesca, Carsten Spohr, in un discorso circolato sui media in Germania, in vista dell’assemblea degli azionisti che si terrà il 9 maggio.

“La qualità della nostra rete e l’ampiezza della nostra offerta non sarebbe immaginabile senza la molteplicità delle nostra linee aeree, dei nostri scali e dei nostri marchi”, ha affermato secondo quanto riportano alcuni siti tedeschi, fra cui Finanz Nachrichten.de. “Nel segno di un
ulteriore sviluppo di questa strategia anche i nostri colloqui con il governo italiano per una partecipazione e un’acquisizione della compagnia Ita sono sulla buona strada”, ha aggiunto.

“L’Italia per Lufthansa è il maggiore mercato all’estero dopo gli Usa”, ha poi ribadito, rimarcando la qualità del progetto che in Germania sta sollevando non poche perplessità. Secondo il top manager che ha guidato il colosso tedesco fuori dalla crisi provocata dalla pandemia, anche Ita approfitterà dell’affare: “dopo la ratifica di compravendita e l’approvazione della Commissione Ue noi vediamo per Ita prospettive di successo come parte del nostro gruppo. E allo stesso tempo Lufthansa diventa ancora più internazionale”, dice nel testo scritto circolato in questi giorni. “Questo, dal nostro punto di vista, è necessario nella competizione globale. Perché una dipendenza unilaterale da un regime regolatorio molto restrittivo e da un solo mercato del lavoro ci farebbe tornare indietro sul livello globale”, ha incalzato.

Spohr ha espresso ottimismo anche sul futuro della sua compagnia, finita nel 2020 in una crisi esistenziale, a causa del blocco dei viaggi dovuto alle misure anticovid: “I mercati di capitali hanno di nuovo molta fiducia nella gru, il nostro simbolo. E le prospettive di un ritorno nel Dax sono buone”, ha assicurato. Da tre anni a questa parte, Lufthansa non fa più parte infatti del listino dei titoli maggiori della borsa tedesca, ed è scivolata in quello delle imprese di media rilevanza, il MDAX.

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