Incidente Orio, Procura indaga. Enac: nessuna falla
10 Luglio 2025, 11:18
ANSA / MICHELE MARAVIGLIA / FTJ
Una doppia inchiesta dovrà far luce su quanto avvenuto martedì mattina, 8 luglio, sulla pista dell’aeroporto di Orio al Serio, dove un uomo di 35 anni, Andrea Russo, è riuscito ad arrivare alla pista dove è morto risucchiato da uno dei motori dell’Airbus Volotea che stava rullando per decollare per le Asturie.
Da un lato la Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di accusa di istigazione al suicidio, perché è questa l’ipotesi che prevale, anche sulla base delle testimonianze raccolte e su un video in cui si vedrebbe Russo, invano inseguito da un poliziotto sfiancato (mentre altri assistono alla scena da lontano), andare prima a sbattere contro la fusoliera e poi, aggirato l’aereo, lanciarsi letteralmente nel motore, con tanto di piccola rincorsa.
Il fascicolo della Procura serve per svolgere tutti gli accertamenti necessari, tra cui le perquisizioni dell’abitazione di Russo e della sua auto, una Cinquecento rossa lasciata davanti allo scalo, dov’era entrata poco prima contromano e già passata al setaccio, ieri, dalla polizia scientifica.
Dall’altro lato anche Enac ha deciso di vederci chiaro e ha chiesto a Sacbo, la società di gestione dello scalo bergamasco, una relazione dettagliata su quanto accaduto. L’obiettivo è infatti far luce sulle falle della sicurezza e capire come mai una persona estranea allo scalo – non un dipendente né un passeggero – sia riuscito, in pochi attimi, a oltrepassare l’area degli arrivi, aprire una porta di emergenza e ritrovarsi sulla pista, a pochi metri da un velivolo che stava decollando.
La relazione della direzione territoriale è già arrivata ad Enac e ora sarà esaminata dalle varie direzioni dell’ente che valuteranno se ci sono i profili per intervenire con delle prescrizioni anche se dalle prime risultanze “non emergono difficoltà infrastrutturali”, come ha spiegato il presidente Pierluigi Di Palma e nemmeno “buchi di sicurezza”. “Un evento tragico, ma quello che è accaduto – dice – rientra in un presidio infrastrutturale coerente con la normativa. In base alla relazione valuteremo se ci sono interventi da fare, ma non abbiamo alcuna preoccupazione sulla sicurezza della struttura aeroportuale. La sicurezza del trasporto aereo non è stata a rischio”.
Uiltrasporti nazionale ha chiesto comunque un incontro “urgente” con Di Palma, mentre a livello locale con Sacbo. “Quanto accaduto all’aeroporto di Orio – anche secondo Filt Cigl Bergamo – è un fatto gravissimo, che impone una riflessione immediata sulle condizioni di sicurezza dello scalo, una struttura “sovradimensionata, con personale insufficiente”.