Gastro-nomadismo: l’Italia domina il trend 2025
04 Dicembre 2025, 12:10
Il rapporto con il cibo continua a evolversi e l’accesso a tradizioni culinarie sempre più varie sta ampliando le scelte dei consumatori. Nel 2025, la curiosità per le ricette internazionali ha toccato un picco, con un aumento globale del 34% rispetto all’anno precedente nel numero di persone che ha portato piatti di altri Paesi nelle proprie cucine.
In questo scenario in continua trasformazione, HelloFresh, il servizio di box ricette create in Italia consegnate a domicilio, svela i risultati di una ricerca globale condotta con l’istituto Censuswide. I dati confermano questa tendenza del ‘gastro-nomadismo’ domestico.
“Da HelloFresh abbiamo analizzato i dati dell’ultimo anno e abbiamo osservato come i piatti più richiesti sulla nostra piattaforma siano stati proprio quelli internazionali. A livello globale, sono state sviluppate 15.000 proposte, ispirate a oltre 70 tradizioni culinarie, ordinate dai nostri clienti. Un risultato che conferma come la voglia di scoprire nuovi sapori e abbinamenti non è più un’occasione sporadica, ma entra nella quotidianità come un modo per viaggiare con il gusto direttamente da casa” commenta Alessa Pomerantz, Responsabile dello Sviluppo Ricette di HelloFresh.
A livello globale, la cucina italiana domina nettamente la classifica delle cucine più popolari da preparare in casa: il 47% degli intervistati la indica come la preferita – con un picco del 61% tra i rispondenti olandesi – superando la cucina messicana (30%) e quella indiana (24%).
La Nuova Zelanda rappresenta l’unica eccezione del campione analizzato, dove la cucina italiana non conquista il primo posto, ma a prevalere è la cucina indiana. In Italia, invece, quando si esce dai confini della propria tradizione gastronomica, è la cucina spagnola a risultare la più apprezzata (36%). Nonostante la sua reputazione, e la storica autostima gastronomica, la cucina francese si ferma al nono posto (11%).
Gli italiani conquistano il primo posto per propensione alla sperimentazione: l’84% del campione dichiara di apprezzare la scoperta di nuove culture culinarie, un dato superiore di 6 punti percentuali rispetto alla media globale. All’opposto gli inglesi, che risultano i meno propensi, con un 72%.
Accanto al desiderio di esplorare gusti inediti, emergono anche alcuni freni significativi. Il primo è la difficoltà nel reperire gli ingredienti giusti (40%), un ostacolo che rende complesso replicare fedelmente i piatti. Seguono la mancanza di tempo per sperimentare in cucina (31%) e, non meno rilevante, il timore di non saper cucinare un piatto internazionale nel modo tradizionale (26%).
Le fonti a cui ci si affida di più per ricreare piatti internazionali ‘come un vero local’ sono eterogenee. A livello globale, la maggior parte dei rispondenti si rivolge a video sui social media (40%). Subito dopo, il 38% dichiara di ispirarsi ai sapori provati in vacanza: una forma di ‘turismo culinario’ che prosegue anche una volta rientrati a casa, portando in cucina l’esperienza del viaggio.
I libri di ricette mantengono comunque un ruolo rilevante: oltre un terzo del panel globale (35%) continua a utilizzarli per cimentarsi con preparazioni dai sapori lontani. La situazione cambia in Francia, dove il 43% dei rispondenti indica proprio i libri di cucina come riferimento principale, superando i contenuti social (29%) e i trend virali (20%).
La cucina domestica si afferma come lo spazio in cui si intrecciano curiosità globale, abitudini locali e nuove abitudini di consumo, rendendo l’esplorazione gastronomica parte della vita quotidiana.