Nonostante la sfiducia nell’andamento dell’economia nazionale, in Italia è forte la voglia di viaggiare, con quasi 32 milioni di italiani che andranno in vacanza nel periodo estivo: è quanto emerge nell’indagine realizzata da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli e presentata oggi a Roma.
Un dato positivo che segna un aumento rispetto al 2018, con +1,3 milioni di italiani propensi ad andare in ferie, e che non risente della crescita dei pessimisti (16%) rispetto agli ottimisti (8%) sul futuro economico dell’Italia.
La durata media della vacanza sarà di 6 notti (agosto il mese di maggiori partenze con il 35% dei viaggiatori, ma crescono le partenze a luglio, +10%), con il 77% degli italiani che resterà nel nostro Paese, mentre il 23% andrà all’estero. Sul fronte della spesa media, per le mete nazionali si arriva a 950 euro (+14% rispetto al 2018), mentre tra la spesa degli italiani all’estero e la spesa dei turisti stranieri che arrivano nel nostro Paese la bilancia commerciale italiana questa estate farà segnare un surplus di circa 8 miliardi.
Dall’indagine emergono anche le mete preferite, per lo più in Europa, con Spagna, Francia e Grecia in vetta alle preferenze, ma anche Stati Uniti e Mar Rosso che, fuori dai confini continentali, registrano performance davvero ottime.
“Dai dati in nostro possesso – sottolinea il presidente di Confturismo-Confcommercio, Luca Patanè vediamo come gli italiani non abbiano permesso all’incerto clima politico di scalfire il loro desiderio di viaggiare; è stato invece molto più incisivo il clima di maltempo del mese di maggio, che ha effettivamente posticipato gran parte delle prenotazioni. Un dato certamente positivo – conclude Patanè – è che la spesa crescente dei viaggiatori stranieri in Italia genera un importante surplus nella bilancia commerciale, dimostrando ancora una volta che il turismo è un bene cruciale per l’Italia”.