Minerva Airlines si prepara a riprendere il volo
Mancuso, le condizioni ci sono ma dipende anche dai vertici Alitalia
mercoledì, 27 Settembre 2006
”Esistono tutte le condizioni per una ripresa delle attività di volo per Minerva Airlines come ipotizzato e già previsto”: lo ha detto nel pomeriggio Salvatore Mancuso, direttore generale di Minerva Airlines Spa, la compagnia aerea che ha sospeso i voli dallo scorso ottobre e che da dicembre è in amministrazione straordinaria. ”La struttura produttiva di Minerva, allo stato attuale, seppur con interventi marginali – ha spiegato Mancuso può riprendere a volare se verrà concretizzata la volontà espressa dai vertici Alitalia e dai commissari di Minerva Airlines. Certo – ha aggiunto – occorre fare in fretta per evitare di pregiudicare quanto fin qui messo in atto per la funzionalità
aziendale in efficienza”. ”Le vicende che hanno coinvolto Alitalia – ha spiegato Mancuso – non hanno consentito di portare a termine il percorso intrapreso dai commissari, ma ancora nulla appare pregiudicato. La compagnia Minerva Airlines è un patrimonio tecnologico e di cultura aziendale di Ronchi dei Legionari (Gorizia) e del Friuli-Venezia Giulia e niente dovrà essere lasciato intentato e, proprio per scongiurare la scomparsa della compagnia e
preservare i posti di lavoro di circa 210 persone, il consiglio d’amministrazione della società ha richiesto e ottenuto l’ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria Prodi-bis”. Mancuso ha evidenziato che nel periodo di amministrazione controllata, il consiglio di amministrazione ”ha operato in stretto contatto con i Commissari straordinari e ha posto in
essere, pur nella precaria condizione finanziaria della società, tutti gli atti ritenuti necessari per il mantenimento dell’ unitarietà della realtà aziendale”. In particolare ha riferito Mancuso – sono stati mantenuti i brevetti del personale certificato, sia di volo sia di terra; è stato mantenuto il certificato di operatore aereo; sono stati conservati gli slot delle linee precedentemente operate; sono state avviate tutte le pratiche per la concessione degli ammortizzatori sociali per il personale ”in piena sintonia – ha aggiunto Mancuso – con le rappresentanze sindacali; e sono stati pagati gli stipendi di
novembre 2003 e un acconto su gennaio. ”Tutta questa attività – ha spiegato Mancuso – è stata eseguita in attesa che i commissari straordinari definissero i
termini di un accordo con Alitalia che consentisse, così come prospettato anche dalla compagnia di bandiera, la ripresa delle attività in partnership. Inoltre, ogni tipo di pagamento verso terzi è stato effettuato nell’ ambito dei poteri del consiglio e comunicati al Tribunale e sono tutti inerenti a costi collegati alla procedura nell’ ambito della gestione affidata dallo stesso Tribunale agli amministratori”. Dal 25 febbraio, data di scadenza dell’ amministrazione
controllata, il consiglio d’ amministrazione è stato sostituito dai commissari giudiziali che sono, quindi, da tale data, gli unici gestori della compagnia. Infatti, la procedura di amministrazione straordinaria prevede la decadenza di tutti gli organi sociali e la sostituzione, a loro, dei commissari giudiziari designati dal Ministero delle Attività Produttive e nominati dal Tribunale competente. Mancuso, riferendosi alle affermazioni fatte dai deputati Ettore Rosato, Roberto Damiani e Alessandro Maran, ha detto che non è vero che la compagnia ”’continua di fatto a essere gestita dalla famiglia Mancuso di Catanzaro’. Affermare questo – ha aggiunto – significa non conoscere sia i principi della legge sia i fatti specifici come possono agevolmente essere
riscontrati dagli atti, peraltro accessibili, della procedura di amministrazione straordinaria”. ”Quanto alla mia figura – ha sostenuto Mancuso – io ero, e
sono rimasto, dipendente della compagnia con la mansione di direttore generale e accountable manager e, come doveroso, mi sono messo a disposizione dei commissari quando gli stessi hanno rilevato l’ amministrazione della società. Proprio come accountable manager è stato possibile mantenere il Coa (certificato di operatore aereo, ndr) per la compagnia, strumento indispensabile per operare, e in Minerva Airlines ero l’ unica persona ad avere i requisiti richiesti per questo ruolo. Ciò – ha concluso Mancuso – non comporta da parte mia scelte gestionali che sono riservate esclusivamente ai Commissari, ma solo l’ espletamento delle funzioni tecniche verso la struttura industriale e verso gli Enti preposti”.