”Esistono tutte le condizioni per una ripresa delle attività di volo per Minerva Airlines come ipotizzato e già previsto”: lo ha detto nel pomeriggio Salvatore Mancuso, direttore generale di Minerva Airlines Spa, la compagnia aerea che ha sospeso i voli dallo scorso ottobre e che da dicembre è in amministrazione straordinaria. ”La struttura produttiva di Minerva, allo stato attuale, seppur con interventi marginali – ha spiegato Mancuso può riprendere a volare se verrà concretizzata la volontà espressa dai vertici Alitalia e dai commissari di Minerva Airlines. Certo – ha aggiunto – occorre fare in fretta per evitare di pregiudicare quanto fin qui messo in atto per la funzionalità
aziendale in efficienza”. ”Le vicende che hanno coinvolto Alitalia – ha spiegato Mancuso – non hanno consentito di portare a termine il percorso intrapreso dai commissari, ma ancora nulla appare pregiudicato. La compagnia Minerva Airlines è un patrimonio tecnologico e di cultura aziendale di Ronchi dei Legionari (Gorizia) e del Friuli-Venezia Giulia e niente dovrà essere lasciato intentato e, proprio per scongiurare la scomparsa della compagnia e
preservare i posti di lavoro di circa 210 persone, il consiglio d’amministrazione della società ha richiesto e ottenuto l’ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria Prodi-bis”. Mancuso ha evidenziato che nel periodo di amministrazione controllata, il consiglio di amministrazione ”ha operato in stretto contatto con i Commissari straordinari e ha posto in
essere, pur nella precaria condizione finanziaria della società, tutti gli atti ritenuti necessari per il mantenimento dell’ unitarietà della realtà aziendale”. In particolare ha riferito Mancuso – sono stati mantenuti i brevetti del personale certificato, sia di volo sia di terra; è stato mantenuto il certificato di operatore aereo; sono stati conservati gli slot delle linee precedentemente operate; sono state avviate tutte le pratiche per la concessione degli ammortizzatori sociali per il personale ”in piena sintonia – ha aggiunto Mancuso – con le rappresentanze sindacali; e sono stati pagati gli stipendi di
novembre 2003 e un acconto su gennaio. ”Tutta questa attività – ha spiegato Mancuso – è stata eseguita in attesa che i commissari straordinari definissero i
termini di un accordo con Alitalia che consentisse, così come prospettato anche dalla compagnia di bandiera, la ripresa delle attività in partnership. Inoltre, ogni tipo di pagamento verso terzi è stato effettuato nell’ ambito dei poteri del consiglio e comunicati al Tribunale e sono tutti inerenti a costi collegati alla procedura nell’ ambito della gestione affidata dallo stesso Tribunale agli amministratori”. Dal 25 febbraio, data di scadenza dell’ amministrazione
controllata, il consiglio d’ amministrazione è stato sostituito dai commissari giudiziali che sono, quindi, da tale data, gli unici gestori della compagnia. Infatti, la procedura di amministrazione straordinaria prevede la decadenza di tutti gli organi sociali e la sostituzione, a loro, dei commissari giudiziari designati dal Ministero delle Attività Produttive e nominati dal Tribunale competente. Mancuso, riferendosi alle affermazioni fatte dai deputati Ettore Rosato, Roberto Damiani e Alessandro Maran, ha detto che non è vero che la compagnia ”’continua di fatto a essere gestita dalla famiglia Mancuso di Catanzaro’. Affermare questo – ha aggiunto – significa non conoscere sia i principi della legge sia i fatti specifici come possono agevolmente essere
riscontrati dagli atti, peraltro accessibili, della procedura di amministrazione straordinaria”. ”Quanto alla mia figura – ha sostenuto Mancuso – io ero, e
sono rimasto, dipendente della compagnia con la mansione di direttore generale e accountable manager e, come doveroso, mi sono messo a disposizione dei commissari quando gli stessi hanno rilevato l’ amministrazione della società. Proprio come accountable manager è stato possibile mantenere il Coa (certificato di operatore aereo, ndr) per la compagnia, strumento indispensabile per operare, e in Minerva Airlines ero l’ unica persona ad avere i requisiti richiesti per questo ruolo. Ciò – ha concluso Mancuso – non comporta da parte mia scelte gestionali che sono riservate esclusivamente ai Commissari, ma solo l’ espletamento delle funzioni tecniche verso la struttura industriale e verso gli Enti preposti”.